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sentiero La Palud – Lavachey 1.642 m. (Italia – Val Ferret)
semplice percorso di trekking adatto a tutti, che attraversa una parte del tratto geograficamente “medio – basso”
di questa magica vallata a ridosso della catena del Monte Bianco

sentiero la palud - lavachey


Località di partenza:
 La Palud 1.400 m. (Val Ferret)

Punto di arrivo: Lavachey 1.642 m. (Val Ferret)
Quota di partenza: 1.400 m.
Quota di arrivo: 1.642 m.
Dislivello: 242 m.
Posizione: Val Ferret

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h 15 minuti per la salita da La Palud a Lavachey
Circa 50 minuti per la discesa che avviene lungo il medesimo percorso di salita
Periodo: da inizio maggio (previa verifica delle condizioni di innevamento), a fine ottobre
Attrezzatura richiesta: classica da trekking 
Segnavia: 35 – 35A – EMB

Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Oggi parliamo di un sentiero semplice, un percorso di trekking adatto a tutti che permette di attraversare una parte
della Val Ferret.

Anche se questo percorso non sale in quota, il panorama offerto dalla catena del Monte Bianco è di tutto rispetto e
ci siamo fermati in più occasioni ad ammirare queste immense vette di granito.

A malincuore abbiamo constatato ancora una volta il forte ritiro dei ghiacciai, che possiamo definire impressionante,
oramai a vista d’occhio da un anno all’altro.

E’ una giornata di fine agosto, il meteo è variabile, c’è vento e sole, ma anche nuvole basse che non oggi consentono
di risalire troppo i pendii che tanto apprezziamo, e dai quali siamo letteralmente stregati.

C’è un sentiero, meno conosciuto, poco frequentato e inizialmente anche poco segnalato, che da La Palud permette di
arrivare fino a Lavachey.

Vi spieghiamo tutto in dettaglio.

Arrivando da Courmayeur tramite la strada statale SS26, bisogna proseguire in direzione del tunnel del Monte Bianco,
superare l’impianto di risalita della SkyWay (che permette la traversata del Monte Bianco) e dopo circa un chilometro,
troviamo il bivio per la Val Ferret.

Usciamo quindi dalla strada statale SS26 e con l’auto saliamo per pochi minuti in direzione della Val Ferret, fino a
raggiungere un piccolo parcheggio sulla destra che troviamo in corrispondenza di una sbarra che limita l’accesso
veicolare nel periodo estivo e invernale.

Il parcheggio ha pochi posti, il consiglio è quello di arrivare sul presto o di valutare questa escursione nei periodi
meno affollati.

Lasciata la macchina, si prosegue a piedi per circa 5 minuti lungo la strada asfaltata che risale verso l’interno
della vallata.

Si giunge nei pressi di un ponticello in cemento che superiamo per poi abbandonare quasi subito l’asfalto deviando
sulla destra, passando su un ponticello in legno che ci permette di attraversare la Dora Di Ferret e ci porta a
prendere una poderale.

E’ questo il punto di partenza del nostro percorso.
Ci inoltriamo verso un bosco, su un terreno che inizialmente è formato da terra battuta e dopo una decina di minuti
diventa un ampio manto erboso e ci conduce alla minuscola frazione di Pont Pailler in località Lieu – Dit (1.487 m.).
formata da solo 3 piccole case.

Alla nostra sinistra abbiamo la visuale totalmente aperta sulla catena del Monte Bianco, oggi un pò imbronciata,
con le vette mascherate da una fitta coltre di nubi, dalle quali “sbuca” ogni tanto qualche punta imbiancata dalla neve
caduta nella notte.

Continuiamo fino a giungere a un bivio, dove troviamo alcune indicazioni: andando a destra si può risalire verso
il Rifugio Bertone (1.982 m.) o andare all’Alpage Leuchey (1.797 m.), andando a sinistra si prosegue verso il paese
di Planpincieux che è la direzione che andremo a seguire.

Superiamo un ponticello di legno per attraversare nuovamente la Dora di Ferret e, dopo poco, andremo a
prendere una strada asfaltata alternativa a quella veicolare dove salgono le auto, che in circa 10 minuti
ci porta a Planpincieux.

Terminata la poderale asfaltata, proseguiamo entrando lungo il percorso delle “piste da sci di fondo” fino a portarci
sul tratto sterrato riservato al transito pedonale, che costeggia la strada principale.

Supereremo la piccola chiesetta (che troviamo alla nostra sinistra e della quale ho ricordo fin da quando ero bambino),
superiamo il campo da golf, arrivando in località Pont e successivamente in località Pra Sec.

E’ qui a Pra Sec che abbandoneremo la strada principale per raggiungere un ponticello di legno che troviamo alla
nostra destra e che ci porta all’inizio di un sentiero.

Parliamo di un sentiero ampio e di facile accesso, che ci permetterà di attraversare un bosco e in circa 20 minuti
ci farà sbucare tra le baite di Lavachey.

Se proseguiamo ancora per un centinaio di metri, troveremo una grande pineta attrezzata con panche e tavoli e un
laghetto artificiale con la possibilità di pescare le trote di allevamento.

E’ importante sapere che La Val Ferret ha un habitat molto particolare, caratterizzato da acquitrini e terreni paludosi
alimentati da acque sorgive.

La ricchezza e la particolarità della fauna e della vegetazione di questi posti, ha fatto si che queste zone sono state
segnalate come siti di interesse europeo.

La flora degli “ambienti umidi” costituita prevalentemente da piccoli fiori poco appariscenti è alle volte di scarso interesse
per la maggior parte delle persone. 
Tuttavia si possono scoprire piante rare e di grande bellezza come un tipo di particolare orchidea e altri fiori bianchi
con venature rossastre.

Una delle minacce più gravi per queste zone il è “calpestio incontrollato”, ed è per questo che è stato ripristinato il
sentiero sul quale state camminando, per consentire di godere della bellezza della valle, senza però danneggiare
o compromettere la “zona umida”.

Il 35% di quest’area è formato da torbiere dove delicati equilibri idrici assicurano il loro mantenimento, regno anche
della Rana Rossa, che qui trova ottimi siti di riproduzione.

catena del Monte Bianco
catena del Monte Bianco
catea del Monte Bianco

Il percorso di rientro avviene sulla medesima traccia affrontata in andata.
Ci fermiamo più volte ad ammirare la catena del Monte Bianco che riesce sempre ad entusiasmarci, con il fascino
della “spruzzata di neve” caduta nella notte a quote molto alte e adesso parzialmente illuminata dai raggi del sole che
cercano di farsi largo tra le nuvole.

Il colore dei fiori che troviamo lungo il percorso, delizia e chiude una giornata trascorsa in una vallata che del
termine “magia” può solo insegnare.

Che posti !!!

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Gaia Giordano


Note:
semplice percorso di trekking, adatto a tutti, fattibile sia a piedi che in MTB.

Il sentiero che parte da La Palud e arriva fino a Lavachey, attraversa un ampio tratto della parte geografica “media bassa”
della Val Ferret e permette di apprezzare l’ambiente grandioso che circonda questa magica vallata.

In autunno i colori dei larici che tendono a perdere i loro aghi, offrono delle tonalità da incanto.