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Brough of Birsay 46 m. (Scozia – Orcadi)
Piccola isola, raggiungibile a piedi solo in alcune ore della giornata, ospita un faro e un ambiente meraviglioso

brough of birsay percorso

Località di partenza: Brough of Birsay (car park)
Quota di partenza: 46 m.
Quota di arrivo: 46 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: isola raggiungibile a solo a piedi e solo in alcune ore della giornata
Difficoltà: EE* [scala delle difficoltà]
* percorso di trekking semplice, ma attenzione alle improvvise folate di vento e
alle cliffs a picco sul mare: molto esposto !!
Ore: 1h per il giro completo dell’isola
Periodo: tutto l’anno, ma attenzione al vento e alle maree
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: per la via di salita
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Brough of Birsay è un’isola piccolina, raggiungibile a piedi solo in alcune ore della giornata, quando la bassa
marea lo consente. 
Il posto è straordinario per bellezza e tranquillità.
Luogo ideale per ammirare le scogliere a picco nel mare e i tanti uccelli che popolano e nidificano sulle cliffs.
Noi abbiamo scoperto per caso questo posto, mentre girovagavamo tra le colline.
Per arrivarci è sufficiente impostare in google maps il paese di Birsay che dista circa 1 km dall’isola.
Prima di raggiungere la località, conviene consultare la tabella delle maree, vi riporto il link.
Clicca qui per consultare la tabella delle maree.
Per accedere all’isola c’è una passerella di cemento che parte della spiaggetta e arriva fino all’isolotto.
La passerella è spesso sommersa dall’acqua del mare, dovuta alla marea, ed è per questo che è
necessario fare un semplice calcolo, prima di trovarsi sull’isola e non poter più ritornare per qualche ora, sulla terra ferma.
Il calcolo è semplice: due ore prima del picco minimo di marea bassa è possibile attraversare la passerella in cemento che conduce all’isola.
Per il rientro: due ore prima del picco di marea alta è possibile trovare ancora la passerella in cemento libera dall’acqua.
Questo è il calcolo approssimativo che vi permette di essere tranquilli.
Attenzione però che eventuali mareggiate, potrebbero ridurre le tempistiche che vi ho indicato.

brough of birsay grafico delle maree

Grafico dei vari livelli di altezza delle maree durante (in questo esempio), i giorni del 30 e 31 dicembre.

Sull’asse delle “X” sono riportate le ore del giorno


Sull’asse delle “Y” sono riportate le altezze in metri del livello del mare

Noi siamo stati in questo magico posto, in una giornata di forte vento del mese di agosto, che ha reso la
nostra escursione ancora più spettacolare, per la mareggiata in corso.
Qui, come in altri posti, è necessario prestare MASSIMA ATTENZIONE.
Le cliffs non hanno nessun tipo di protezione e il vento soffia spesso molto forte e tende a cambiare direzione
in modo improvviso.
Indispensabile prudenza, tenetevi lontani dai bordi, un’eventuale caduta, sarà fatale !!
Presenza di zone con crepacci, a picco nel mare.
Escursione straordinaria, tra uno dei siti più belli delle Orcadi.
Appena giunti sull’isola troverete i resti di un villaggio vichingo.
Da questi resti, noi siamo saliti per raggiungere direttamente il faro e poi abbiamo percorso tutto il perimetro 
dell’isola in senso orario.
Il faro è magico, mi piace immaginare la sua costante solitudine col compito di sorvegliare sempre il mare.
Viene alimentato da pannelli solari ed è autonomo.
Sull’ingresso della porta del faro, (purtroppo non visitabile al suo interno), è riportata una targa che ricorda il capitano 
Tony Taylor, morto tragicamente venerdì 24 maggio 2002, mentre in elicottero, stava portando dell’attrezzatura per la ristrutturazione del faro.
Ho voluto approfondire la notizia, e sembra che questo esperto pilota di elicotteri, in una mattinata di forte vento,
avesse fatto già
diversi voli sull’isola per portare materiale necessario al funzionamento del faro.

Purtroppo, sembra che a causa del vento, il materiale agganciato al verricello, abbia oscillato vistosamente,
toccando l’elica posteriore dell’elicottero.
In questa fase, l’elicottero ha perso stabilità, si è avvitato su se stesso ed è precipitato in mare
Il corpo del capitano Taylor è stato recuperato a 10 metri di profondità nel pomeriggio dello stesso giorno.
Riporto il documento tratto dal sito della BBC sull’inchiesta di questo incidente:

Pilot death ‘could have been avoided’

A helicopter which crashed into the sea off Orkney was carrying an unsuitable load, a sheriff has ruled.
A fatal accident inquiry was held into the death of Captain Tony Taylor.

The Bond Air Services helicopter he was flying crashed into the sea off the Brough of Birsay in May 2002 after a load went out of control.

Sheriff Colin Scott Mackenzie said the pilot’s death may have been avoided if he had known the cargo was lighter than it looked and refused to take it.

The inquiry into the death of Captain Taylor, 53, from Insch in Aberdeenshire, was held at Kirkwall Sheriff Court.

The Bolkow BO 105 helicopter had been flying loads to and from a lighthouse at the Brough of Birsay.

Captain Taylor was carrying out contract work for the Northern Lighthouse Board, in conjunction with a ground crew.

The fatal accident inquiry heard that one of the loads went completely out of control, swinging wildly and hitting the helicopter’s tail rotor.

Moments later the aircraft plunged into the sea, killing the pilot.

Captain Taylor was unable to take emergency action after being knocked unconscious by a fragment of the tail rotor blade.

In his determination, Sheriff Mackenzie said the pilot had vast experience and it was not possible to say whether he had made any mistake.

‘Sudden catastrophe’

However, he concluded that the load, which included scaffolding, was “aerodynamically unsuitable”.

The sheriff said the load turned out to be lighter than its appearance indicated.

In his findings, he said: “In this case the date and place and fact and cause of the death are not in any doubt.

“What may not be quite so clear is whether Captain Taylor was overwhelmed by sudden catastrophe which he could not reasonably have foreseen, or can he be considered to have taken an unjustified chance on just how well he received or handled the particular load he was carrying when disaster struck.
 “Had the weight of the load been accurately given to or known by the pilot he might have been able to consider further the suitability of the load for transporting and might have refused it, and his death thereby avoided.”

Ritornando alla nostra escursione: il faro lo si raggiunge su un piacevole manto erboso verdissimo.
Facendo il giro dell’isola in senso orario, vi troverete sulla sommità delle cliffs a picco nel mare.
Da queste scogliere è possibile avvistare i tanti uccelli che nidificano tra le cliffs.
Molti piccoli di uccelli, sono visibili tra gli anfratti delle rocce, immobili in attesa di ricevere il cibo dai genitori.
Il mare, spesso di colore grigio cupo, diventa un blu vivo con l’arrivo del sole (quando riesce a farsi spazio tra le nuvole).
La vista dall’alto è straordinaria, e basta anche solo sedersi per restare sbalorditi dalla bellezza, difficile da descrivere.
Come anticipavo all’inizio del racconto, abbiamo trovato una giornata di vento intenso.
Sono restato incantato, nel vedere l’abilità e l’agilità dei gabbiani, nel gestire e lasciarsi trasportare dalle forti folate,
sfruttando a loro favore, tutta la potenza delle correnti fredde.
Quello che vi sto raccontando, lo potrete vedere nel video che ho realizzato e che ho pubblicato in questa pagina.
Brough of Birsay merita di essere visitata, è una tappa da non perdere, sarebbe un peccato, mancherebbe
uno dei gioielli delle Orcadi.
Mi ha particolarmente impressionato la forte risacca generata dal mare (in quell’occasione) molto mosso.
Chissà cosa dev’essere qui, durante le tempeste invernali, con venti superiori ai 100 km/h.
Mi piacerebbe dall’interno del faro, poter vedere l’evoluzione della tempesta e riprendere momenti naturali inquietanti,
ma unici e di rara bellezza.
Siamo ritornati a Brough of Birsay anche una sera tardi abbondantemente dopo l’orario di cena e quindi in piena notte.
Nonostante fosse il mese di agosto, il vento freddo e la temperatura piuttosto bassa, ci ha obbligato a
usare la giacca a vento.
L’isola non essendo abitata, non ha alcun tipo di illuminazione, quindi è tutto totalmente buio, dove si sente
solo il rumore del mare che si infrange contro le cliffs.
Si è quindi soli con la natura, in un ambiente selvaggio particolarmente inquietante e considerate che per
molte ore sarete isolati dalla terra ferma, in quanto le maree arrivano a sommergere la passerella in cemento (unica
via di accesso), anche di oltre 3 metri.
La poca visibilità che si riesce ad avere è data dall’eventuale presenza della luna.
Il faro dell’isola è perfettamente funzionante, e ruota sui 360° per avvisare i naviganti.
Sconsiglio vivamente di camminare sull’isola in condizioni di scarsa luminosità, perché non esistono protezioni
e ci sono svariati crepacci.
Un’eventuale caduta, risulterebbe mortale, serve attenzione e prudenza.
Il luogo è di straordinaria bellezza, ma richiede particolare capacità nel percepire i pericoli e nel fermarsi
abbondantemente prima del limite del bordo delle cliffs che risultano frastagliate e instabili.
Non commettere l’errore di sporgervi per poter vedere o riprendere i piccoli di gabbiani nascosti tra gli anfratti,
mantenete una abbondante distanza di sicurezza.
Avrete così il privilegio di apprezzare una meravigliosa creazione naturale.

Non ci sono piante sull’isola, respirerete il profumo dei prati e l’odore del mare che risale dal fondo delle cliffs.
Se siete amanti della fotografia, il teleobiettivo è d’obbligo per riprendere i tantissimi uccelli (unici abitanti dell’isola).
Il panorama è bello a 360 gradi, molto ben visibile Marwick Head, un altro superbo luogo da non perdere.
Nelle tante pagine di questo sito, non troverete pubblicità, scrivo e realizzo pagine web per passione e per documentare.
Tuttavia, voglio spendere due parole su un piacevole localino che troverete nel paese di Birsay.
Birsay Bay Tearoom, ricavato in un anonimo edificio, è un locale pulitissimo, gode di una vista fantastica su tutta la baia,
con delle ottime torte, ma anche di piattini deliziosamente preparati con maestria.
Accoglienza molto cortese, accettano le carte di credito, andateci, ne vale veramente la pena !!
E’ un locale unico nel suo genere, ci è piaciuto veramente tanto ed ha completato una splendida giornata.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj