Gli spruzzi d’acqua giungono a noi molto prima di arrivare a vederla e il vento provocato si fa sentire.
Per ammirarla bene, si arriva su un terrazzino di fronte alla stessa dove una bella doccia è assicurata.
Nei pressi consiglio di percorrere anche il ponticello di legno zuppo d’acqua (altra doccia assicurata),
per portarsi quasi sotto la stessa e sentirne ancora di più il fragore.
E’ proprio da questo ponte che si strappano gli scatti migliori e quasi sempre si riescono a catturare gli arcobaleni
che si formano nel burrone sottostante.
Insomma, un incanto che la natura ci offre.
Volendo il sentiero oltre il ponte prosegue fino alle rovine del castello di Toblburg e alla cappella di Francesco e Chiara.
Il ritorno in ogni caso avviene per il percorso di andata.
Piccola nota stonata: scendendo dal sentiero e volgendo lo sguardo in mezzo al bosco sulla sponda opposta
del torrente di Riva, non si può non notare gente…che vola.
Il trucco c’è.
L’uomo ha pensato bene di costruire una bella fly-line tipo Luna Park, che arriva al parcheggio a valle per far provare
la sensazione di volare a grandi e bambini.
Amo i parchi di divertimento e questo tipo di attrazioni,
ma a mio avviso appunto in questi parchi dovrebbero
rimanere, senza deturpare ulteriormente la montagna e i suoi boschi.
Relazione e fotografie di: Daniele Repossi