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La corda
è un sistema di sicurezza fondamentale al quale ci assicuriamo ed è importante sapere che…..

Attività come l’alpinismo, l’arrampicata, la speleologia e il torrentismo non possono svolgersi senza l’utilizzo di una o più corde per la sicurezza.
Con queste ci si lega in cordata su ghiacciaio, si salgono o scendono pareti rocciose e ci si assicura.
Dalle primissime corde di pelo di cammello si è poi passati a quelle di canapa (più resistenti ma pesanti col difetto di impregnarsi d’acqua), di seta e di lino (poco resistenti agli strappi).
Con queste prime corde, essendo statiche, legate a spalla o in vita, anche in caso di caduta le conseguenze erano abbastanza drammatiche.
Oggi tutto è cambiato nell’uso dei materiali.
La corda ha un’anima interna costituita da un intreccio di filamenti di nylon che formano i trefoli e che garantisce l’assorbimento dell’energia di caduta e per la maggior parte la resistenza alla rottura.
Questi trefoli sono intrecciati ed uniti alla parte esterna della corda chiamata “calza” che funge da protezione oltre a contribuire in parte alla resistenza alla rottura.
Tutte le corde prima di essere messe in commercio vengono testate e sottoposte a rigidi test di rottura.
Le corde possono essere di due categorie: statiche o dinamiche. Queste ultime si distinguono poi al loro interno per tipologia (corda intera, mezza corda o corda gemella), diametro

lunghezza e per i vari trattamenti con cui sono prodotte.
Andremo a scegliere la corda migliore per noi in base all’attività svolta.
Le corde dinamiche (o elastiche) sono pensate per attutire e frenare le cadute e quindi vengono utilizzate nell’alpinismo e nell’arrampicata.
Si differenziano principalmente per diametro, lunghezza, numero di cadute massimo e forza d’arresto.
Soprattutto questi due ultimi valori sono da valutare bene prima dell’acquisto di una corda.
Una forza di arresto inferiore, garantisce una caduta più morbida, mentre una superiore permette un maggior numero di cadute essendo la corda più resistente.
E’ stato calcolato in 15g, (15 volte l’accelerazione della gravità terrestre), il valore massimo di accelerazione o decelerazione che il corpo umano può sopportare e da questo valore si è ricavato quello massimo che la corda deve garantire nella frenata, 12KN (Newton).
Le corde dinamiche in commercio hanno in genere valori di forza d’arresto tra 5KN e 10KN.
Questo tipo di corde viene sottoposto a trattamenti particolari nel processo di produzione.
Sono corde che devono resistere a tutti i tipi di urti, sfregamenti, tagli e a tutti gli agenti atmosferici.

1. Corde senza trattamento: sono quelle che costano meno e sono comunque indicate per l’arrampicata e l’alpinismo a livello base, ma non essendo trattate, la corda se prende acqua subisce un rapido decadimento delle prestazioni. 
2. Corde con trattamento DRY, sono valide per l’arrampicata e l’alpinismo più avanzato.
Hanno la calza impermeabile, sono idrorepellenti, quindi significa che possono prendere una pioggia leggera o essere utilizzate per alpinismo tradizionale/misto con tratti innevati.
Il vantaggio delle corde con questo trattamento è che sono repellenti anche nei confronti della sporcizia che potrebbe attaccare la corda

3. Corde con trattamento FULL DRY, cioè nella calza e nell’anima, sono il tipo migliore per l’arrampicata e l’alpinismo estremo. Trattamenti che rendono la corda totalmente impermeabile, fanno sì che la corda possa essere immersa in acqua senza cambiare le proprietà dinamiche.
Caratteristica obbligatoria per chi fa cascate di ghiaccio o alpinismo intenso.
Le corde dinamiche possono essere di tre tipi:

1. Corda singola (o intera) indicata con simbolo 1: progettata per essere usata da sola (tutti i componenti di una cordata si legano ad un’unica corda), ha un diametro compreso tra gli 8,7 e gli 11 mm.
E’ la più usata in arrampicata e in quelle situazioni dove non è prevista la discesa in corda doppia.

2. Mezza corda (o corda doppia) indicata con simbolo 1/2: pensata per essere utilizzata assieme ad un’altra mezza corda, ha un diametro compreso tra i 7,9 e i 9 mm. Viene usata per l’alpinismo classico e la progressione su ghiacciaio.
3. Corda gemella indicata con simbolo ∞: pensata per essere utilizzata assieme ad un’altra corda gemella, ha un diametro compreso tra i 7 e gli 8 mm.
Viene usata per le vie di arrampicata classica.

Le caratteristiche di una corda dinamica sono:
diametro e peso: che incidono nella durata della corda e nella facilità delle manovre di assicurazione. Le corde di grosso diametro durano più a lungo, ma sono più pesanti e meno piacevoli da utilizzare.
– anima della corda: l’anima della corda è costituita da dei trefoli di nylon che vengono ritorti o a “S” o a “Z” e posso essere cablati o coassiale.
La “cablata” è la più diffusa in commercio, mentre la coassiale conferisce maggior durata alla corda, ma anche minore

elasticità.
– calza della corda: la calza è l’insieme di fili, detti fusi, che “proteggono” l’anima della corda.
Concorre in modo importante alla tenuta complessiva della corda ed alle sue proprietà dinamiche.
Più una calza è spessa (es: 40% del diametro complessivo della corda) e meglio resisterà agli sfregamenti;

più la calza è sottile (es: 30% del diametro complessivo della corda) e maggiori saranno le caratteristiche dinamiche della corda.
– trama della calza: per la maggior parte di corde può essere di due tipi, ad un punto o a due punti.
La trama ad un punto conferisce maggiore morbidezza alla corda, che si traduce in maggiore maneggevolezza e facilità / piacere nel compiere il moschettonaggio.
La trama a due punti invece rende la corda più “dura”, ma molto più resistente all’abrasione e durevole.

– forza di arresto: tutte le corde dei principali costruttori posseggono forza di arresto bassa, sotto cioè i 9kN.
Persone “pesanti”, che superano i 70 / 75 kg tendono generalmente a preferire corde con fattori di caduta non troppo bassi per evitare un eccessivo allungamento della corda in caso di volo, mentre persone al di sotto di tale peso, sentiranno un impatto maggiore con corde con fattore elevato e si troveranno meglio con corde con forza di arresto basse.
– numero di cadute: il numero minimo di cadute a cui deve resistere in sequenza una corda singola è 5 con un peso di 80 kg che è il peso medio stimato per un alpinista con la sua attrezzatura.

I PRINCIPALI TIPI DI CORDA

Il simbolo universale per le corde singole è il numero 1 dentro ad un cerchio stampato sull’etichetta della corda. 
Questo è il simbolo usato nel mondo per indicare una corda singola.
L’impiego delle corde singole avviene generalmente per le vie di arrampicata dove le protezioni sono inserite in una linea retta, quindi attività sportive e palestre.
Lo spessore della corda lo si sceglie a secondo del tipo di impiego, le corde più spesse vengono utilizzate nelle palestre dove l’usura è più elevata, mentre le corde più sottili servono nell’arrampicata per risparmiare peso ed essere più fluidi.
Le mezze corde sono rappresentate dal simbolo 1/2 dentro ad un cerchio.
Sono progettate per essere moschettonate e per l’uso in lunghe vie e hanno la caratteristica di ridurre fortemente la forza di arresto in caso di volo, oltre a solleciti molto inferiori sulle protezioni, le quali subiscono carichi molto inferiori rispetto al volo con corda singola.
Per queste ragioni le mezze corde sono ideali per tutte quelle arrampicate dove è bene non sollecitare troppo le protezioni veloci.
Le corde gemelle sono più leggere e meno ingombranti delle mezze corde, ma non possono essere moschettonate indipendentemente.
Bisogna sempre moschettonarle insieme come fossero una corda singola e generano più attriti delle mezze corde.
Il peso leggero le rende ideali per lunghe vie di roccia o ghiaccio dove risparmiare peso è una priorità.
Non sono l’ideale per un uso intensivo e per “lavorare” le vie.

Relazione di Daniele Repossi e Michele Giordano