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Lago di Morasco 1.815 m. (Italia – Riale – Alta Val Formazza)
semplice escursione di trekking adatta a tutti, ma al contempo molto panoramica, piacevole e romantica.
E’ possibile senza difficoltà percorrere l’intera circonferenza del lago che custodisce il segreto del paese sommerso

lago di morasco alta val formazza


Località di partenza:
 Riale 1.733 m. (Alta Val Formazza)

Punto di arrivo: Lago di Morasco 1.815 m.
Quota di partenza: 1.733 m.
Quota di arrivo: 1.815 m.
Dislivello: 82 m.

Posizione: Alta Val Formazza, dove termina la strada che porta fino al borgo di Riale
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 1h 30 partendo dal parcheggio di Riale e percorrendo l’intera circonferenza del lago
30 minuti per la discesa dalla diga del Lago di Morasco, fino all’arrivo al parcheggio di Riale
Periodo: tutto l’anno (previa verifica delle condizioni di innevamento, della stabilità del manto nevoso lungo i pendii e
dell’assenza di rischio di slavine)

Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: G00
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

In una giornata di quasi metà novembre, siamo ritornati in quel paradiso dell’Alta Val Formazza.
Ci mancavano questi luoghi che abbiamo visitato nel corso dell’estate, andando a risalire sentieri che ci hanno portato a
scoprire diversi laghi e passi montani che abbiamo documentato all’interno del nostro sito.

Ci mancava il silenzio di questa vallata, la sua semplicità unita alla sua grande ricchezza paesaggistica e alle sue
infinite montagne che custodiscono luoghi incantati e tesori inaspettati.

Posti unici, montagne bellissime, sentieri che ti accompagnano in zone che sapranno ben presto legarti e dai quali
difficilmente ci si riesce a separare.

Oggi, dovendo fare i conti con le giornate più corte e la prima timida spruzzata di neve al suolo, abbiamo optato per
un’escursione semplice, ma non per questo meno panoramica.

Anzi al contrario.
Come d’abitudine quando si arriva qui, siamo stati piacevolmente colpiti da paesaggi da cartolina, con i colori caldi
dell’autunno che si sono mescolati con i colori freddi dell’inverno oramai alle porte.

Fotografie e scenari magnifici anche in questo contesto, uniti a un giro rilassante e piacevole.
Benvenuti o ben tornati sulle pagine di abitarestremo.it

E’ una fredda mattina di quasi metà novembre, quando raggiungiamo in auto il paese di Riale.
Poco traffico, e al nostro arrivo il parcheggio è quasi deserto, troviamo solo qualche camper che ha trascorso qui la notte.
Il percorso per arrivare a Riale prevede di prendere l’autostrada A26 in direzione di Gravellona Toce.
Dopo il casello si prosegue sulla SS33 del Sempione fino a Crodo (km 128), dove lasciamo la strada statale per
prendere la SS659.

Proseguiamo sulla SS659 fino ad arrivare a un bivio (al km 8,5), dove gireremo a destra seguendo le indicazioni per
la Val Formazza.

Arrivati al paese di Baceno giriamo a destra (sempre restando su SS659), come segnalato da un cartello che indica
la Val Formazza a circa 20 km.

Attraversiamo quindi il comune di Premia e poi quello di Formazza che prevedono il passaggio in varie frazioni intermedie.
Andiamo avanti fino alle Cascate del Toce che troviamo al km 40 per poi giungere al km 41,7 alla frazione di Riale e
quindi al parcheggio.

Calziamo gli scarponi e ci incamminiamo andando verso Riale, e appena superato il ponticello, giriamo a sinistra,
(come le indicazioni ci suggeriscono), seguendo il segnavia n° G00 e addentrandoci in pochi minuti all’interno del
minuscolo borgo.

Riale è un paesino molto piccolo, accogliente, tranquillo, rilassante e conta solo 6 residenti.
Le antiche case in pietra e la chiesa dal colore giallo che svetta sopra un promontorio, offrono fin da subito la cartolina
di un luogo veramente unico.

Passeggiando tra le vie in mezzo alle case, troviamo sul muro di una prima chiesetta dal colore bianco, a circa 4 m.
di altezza, l’indicazione con il livello raggiunto dalla neve nel lontano 1951.

Abitare qui dev’essere una favola, perché siamo nel mezzo delle montagne a 1.733 m. di altitudine, dove il silenzio è
la regola, dove la tranquillità è la vita e dove le vette rappresentano il panorama.

E’ in questi posti che si respira il vero profumo delle cose, della semplicità, dell’essenziale, che però non fa mai
mancare nulla.

In pochi minuti risaliamo la collinetta che ci porta accanto alla chiesetta dal colore giallo, che appena sopra l’abitato di Riale,
va a custodire il piccolo paese.

Da un lato della terrazza della chiesetta vediamo l’imponente diga del Lago di Morasco, la meta di oggi,
mentre dal lato opposto vediamo il minuscolo borgo con qualche camino che fuma e l’unica strada di accesso,
completamente deserta: che pace!

L’attuale chiesetta gialla, è stata costruita dalla società Edison, in ricordo della frazione di Morasco che è stata sommersa
dall’omonimo lago.

Morasco era un antico borgo che si trovava nella parte più estrema del Piemonte, quasi al confine con la Svizzera.
Parliamo di una ventina di case in legno, abitate prevalentemente nel periodo estivo, quando le condizioni degli alpeggi
erano favorevoli per il pascolo del bestiame.

Nel decennio compreso tra il 1930 e il 1940, per sviluppare l’industria idroelettrica, si è deciso di costruire un lago dove
questo non esisteva, andando a seppellire Morasco, le sue case e la sua chiesa, successivamente ricostruita sul
promontorio che troviamo oggi.

Il Lago di Morasco è un bacino artificiale di diciotto milioni di metri cubi d’acqua, realizzato tra il 1936 e il 1940 dove
prima esisteva solo una conca montana con il suo paesino, ed è alimentato dal Rio Gries, affluente di destra del Toce.

Da Riale ci incamminiamo lungo la strada asfaltata che porta in direzione del muraglione della diga alto 55 m. che
raggiungiamo in circa venti minuti scarsi partendo dal piccolo borgo.

Arrivati nei pressi del muraglione della diga del Lago di Morasco, ci teniamo sulla destra e davanti ai nostri occhi si
materializza questo immenso bacino con un’acqua dal colore verde / blu e accanto le montagne parzialmente imbiancate
dalla neve caduta negli scorsi giorni.

Il cielo leggermente velato e alcune pozzanghere ancora gelate, ci ricordano l’arrivo a breve dell’inverno.
Procediamo su un’ampia poderale che costeggia la sponda destra del lago e che in circa 15 minuti ci porterà a un bivio.
Le indicazioni che troviamo al bivio riportano varie mete e varie escursioni.
Andando a destra si sale per l’Alpe Bettelmat e successivamente si arriva al Passo del Gries in circa un’ora e 45 minuti
partendo da questo punto, mentre andando a sinistra si prosegue per il giro del lago.

Noi ci portiamo sulla sinistra e attraversiamo due ponti in pietra sotto i quali scorre il Rio Gries, oggi con poca acqua
e in alcuni punti parzialmente gelato.

Lungo questo tragitto semplice e in assenza quasi totale di dislivello, troviamo diverse panche in legno “firmate”
dal CAI dell’Alta Val Formazza.

Davanti ai nostri occhi le cime imbiancate, i prati oramai marroni e l’acqua del lago calmissima dal colore verde,
ci regalano uno scenario meraviglioso.

Man mano che avanziamo nella progressione di questo semplice percorso, troviamo più neve, essendo questa zona
più in ombra e più frescolina rispetto a quella appena superata.

Da qui in avanti un gioco di colori ci permette di fotografare dei momenti unici formati da: stalattiti di ghiaccio, erba marrone
che fuoriesce dal soffice e bianchissimo manto nevoso, alcune cascatelle parzialmente congelate e il sole che in alcuni
punti incomincia a nascondersi dietro ai monti andando ad allungare le ombre.

Paesaggi semplici e ricchissimi di poesia allo stesso tempo, che questi ambienti montani ogni volta e in ogni stagione
riescono ad offrire.

Il nostro giro prosegue ora su manto nevoso essendo nella zona a nord del Lago di Morasco, dove troviamo un secondo
bivio che volendo permette di raggiungere con qualche ora di trekking, il Lago Vannino.

Una breve deviazione sulla sinistra ci porta a prendere un sentiero che in qualche minuto ci accompagna sopra il
muraglione della diga del lago che andremo a percorrere per intero fino a raggiungere la sponda opposta dalla quale
siamo saliti in mattinata.

Dal muraglione della diga del Lago di Morasco, da un lato avremo l’immensità del bacino che custodisce nei suoi fondali
l’omonimo paese sommerso, mentre dal lato opposto troviamo in lontananza il paesino di Riale.

Giunti sulla riva opposta, prendiamo il percorso di discesa che in circa 20 minuti ci riporta a Riale e successivamente
al parcheggio.

Il giro del Lago di Morasco non presenta alcuna difficoltà, è totalmente in piano e in circa un’ora e 15 minuti si riesce
tranquillamente a percorrere l’intera circonferenza.

E’ una passeggiata adatta a tutti, piacevole, rilassante e romantica.
Ideale nei periodi dove le condizioni meteo o del terreno non permettono di salire agevolmente in quota.
Ancora una volta la Val Formazza ha saputo regalarci un momento di magia, di relax, di spensieratezza.
Prima di ripartire ci siamo fermati a guardare la mappa riportata su un pannello informativo nei pressi della diga.
Abbiamo ragionato e ci siamo appuntanti i prossimi trekking da fare in zona.
Solo in questo modo riusciamo a consolarci dal dover ripartire e lasciare l’Alta Val Formazza.
Ma è solo un arrivederci a prestissimo.

Relazione, fotografie e riprese video di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
semplice, piacevole e panoramico giro di trekking che costeggia le sponde del Lago di Morasco, permettendo di
percorrere l’intera circonferenza.

Escursione adatta a tutti che regala una visuale sulle montagne circostanti e sul piccolo borgo di Riale.
Percorso ideale anche per gli amanti della mountain bike o per chi ha piacere di trascorrere una giornata in alta montagna,
senza dover “sgambettare” troppo.

Il Lago di Morasco è anche il punto di partenza per molte altre escursioni decisamente più impegnative.

lago di morasco