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Lagoa das Empadadas – Miradouro Pico Paúl –
Miradouro Pico das Éguas – Lagoa Das Éguas  – Lagoa Rasa –

(Azzorre – São Miguel)
percorso di trekking meno conosciuto rispetto ad altri e ottimamente segnalato, che vi permetterà di scoprire
4 laghi e 2 punti panoramici, con (semplici) passaggi sulle creste di quelli che migliaia di anni fa erano dei vulcani attivi
e che oggi custodiscono dei laghi bellissimi

lagoa das empadadas
Lagoa Das Éguas
Lagoa Rasa


Località di partenza:
 Aqueduto do Carvão che si trova lungo la strada statale R8-1A

Punto di arrivo: Pico das Éguas 873 m.
Quota di partenza: 700 m.
Quota di arrivo: 873 m.
Dislivello: 173 m.
Posizione: nella zona ovest dell’isola di São Miguel, nel Parco Naturale delle Sete Cidades
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
a
ttenzione alle condizioni meteo che possono variare rapidamente e radicalmente

Ore: 3h 30 minuti per la salita dal parcheggio nei pressi dell’Aqueduto do Carvão, fino all’arrivo al Lagoa Rasa
(passando prima per il Lagoa Das Empadadas, poi per il Miradouro Pico Paúl e successivamente per il
Pico das Éguas e il Lagoa Das Éguas)

Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: n° 03 + varie indicazioni in loco
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

 

Siete pronti per fare un trekking che vi porterà a scoprire quattro laghi con tre differenti percorsi?
Siete pronti a partire con gli occhiali da sole e finire con la testa tra le nuvole?
Siete anche pronti a partire in maniche corte e proseguire con il cappuccio, la giacca e il pile sfidando la pioggia e il vento?
Bene: allora questo è il giro ideale per assecondare il vostro spirito avventuriero, il tutto ovviamente condito con scenari
da favola.

Benvenuti o bentornati sul nostro sito.

Oggi possiamo dire di aver provato un pò tutte le condizioni meteo possibili nell’arco di una giornata.
Ma andiamo per ordine nel raccontare un trekking ricco di emozioni e di cose da vedere (o intravvedere…..)
Siamo in una calda mattinata di metà agosto e stiamo scoprendo giorno dopo giorno le bellezze dell’isola di São Miguel.
Ieri sera abbiamo guardato e studiato bene la mappa.
La meta di oggi che andrà a lambire quattro laghi e due punti panoramici è anche conosciuta come
“Laguna Segreta di São Miguel”,
perché meno turistica e meno frequentata rispetto ad altre località e già per questo motivo la cosa ci ha intrigato.

E’ inutile nasconderlo: ci piace andare a “ficcare il naso” dove a molti non interessa e i posti solitari e dispersi ci attirano
come calamite.

Abbiamo quindi preso la macchina e ci siamo diretti nella parte ovest dell’isola, verso l’Aqueduto do Carvão che si trova
lungo la strada statale R8-1A (vedi la mappa per localizzare esattamente il luogo), dove abbiamo parcheggiato.

Un cartello posto lungo la strada statale, ci ha indicato il punto di partenza del percorso di oggi che si trova nei pressi
di un cancello di colore verde.

Il cancello è chiuso, ma non è un problema, perché il passaggio pedonale è sempre accessibile e seguendo le frecce rosse
scritte sul muro in cemento, lo si oltrepassa agevolmente.

Appena superato il cancello ci si trova a camminare lungo un’ampia poderale immersa in un fitto bosco, così ben
tenuto e curato che ci sembra quasi di essere entrati a casa di qualcuno…

Poco più avanti una scritta sull’erba di “benvenuto in portoghese” con accanto un cuore, ci rassicura di essere
sul percorso corretto.

Proseguiamo questa prima parte di poderale in leggera salita per circa 15 minuti, quando si materializza davanti ai
nostri occhi un lago bellissimo, immerso e abbracciato da una fitta pineta di colore verde scuro che si rispecchia nelle
sue acque limpide insieme all’azzurro del cielo di una giornata tersa e assolata.

Ci sembra quasi di essere sulle nostre Alpi da quanto è simile il panorama.
Infatti una delle caratteristiche dell’isola di São Miguel è questa varietà continua e improvvisa di scenari, di paesaggi,
completamente differenti uno dall’altro: veramente incredibile.

Questo lago abbracciato dalla pineta è il Lagoa das Empadadas che in realtà è formato da due laghi divisi tra loro
da un lembo di terra.

Il Lagoa das Empadadas è diviso in due perché è nato da due differenti crateri vulcanici qualche migliaio di anni fa
e si divide nella Laguna Nord e nella Laguna Sud.

Sembra quasi impossibile che qui, sotto ai nostri piedi, ci sia un vulcano “dormiente”.
Impossibile perché se ci guardiamo attorno non c’è nessuna minima traccia di detrito lavico.
Anzi, al contrario, è tutto verdissimo, siamo circondati da questa grandiosa pineta, con una baita in stile “dolomitico” e
un’acqua trasparente con qualche trota che velocemente serpeggia verso il fondo tra le azalee e altre piante acquatiche.

Il silenzio e la tranquillità del posto offrono un fascino particolare all’ambiente arricchito da “sgabelli” e
tavoli ricoperti d’erba.

La Laguna Nord del Lagoa das Empadadas ha una profondità di circa 5 metri 1/2 con una lunghezza di 250 m.
per 85 di larghezza.

Mentre la Laguna Sud è più contenuta: profonda circa 3 metri, lunga 85 e larga 80.
Pensate che le acque di questi due laghi, hanno contribuito per anni ad alimentare le fontane di Ponta Delgada,
trasportate da un acquedotto chiamato “O Muro das Nove Janelas”.

Il Lagoa das Empadadas poco conosciuto, non molto visitato e spesso non incluso nelle guide turistiche, è invece
un luogo che vale la pena scoprire ed apprezzare.

Inoltre è vicino ad altre lagune e punti panoramici che a breve andremo ad esplorare nell’incredibile giro di oggi.
Dopo aver trascorso 3/4 d’ora nei pressi di queste due lagune, ci incamminiamo seguendo le indicazioni per il
Lagoa Das Éguas e per il Lagoa Rasa.

Aggiriamo il Lagoa das Empadadas e ci inoltriamo tramite ampia poderale e nel silenzio più assoluto all’interno di un
fitto bosco formato da alberi altissimi, arrivando dopo una quindicina di minuti a un bivio.

A sinistra è possibile proseguire per il Lagoa Rasa e per il Lagoa Das Éguas che saranno le altre due nostre mete di oggi.
Ma vi consiglio di andare a destra e fare una deviazione di circa 15 minuti salendo un sentiero che vi conduce al
Miradouro Pico Paúl, un punto panoramico molto ambito.

Optiamo per questa scelta, iniziamo a salire lungo un sentiero immerso tra la ortensie e ci accorgiamo che nel giro
veramente di pochi minuti, il cielo sereno e il sole caldo, hanno lasciato spazio all’arrivo molto rapido di una grande
massa nuvolosa.

In breve tempo ci troviamo avvolti nelle nuvole con visibilità quasi inesistente: nebbia totale.
Infatti una delle caratteristiche delle Azzorre è il cambio improvviso e importante delle condizioni meteo.
Arrivati al Miradouro Pico Paúl, come potete vedere dalle foto, la visibilità è azzerata.

Non volendo rinunciare a questo punto panoramico, decidiamo di sederci e attendere il diradarsi delle nuvole che
avviene parzialmente dopo una ventina di minuti, permettendo una (quasi) grandiosa vista a 180° su tutta la zona
collinare che si estende fino alla costa atlantica passando per la baia di Santa Barbara e correndo in direzione della zona
di Ribeira Grande.

Dal Miradouro Pico Paúl il panorama è incredibilmente vario.
Lo sguardo si perde dalle fitte pinete, alle grandi estensioni di prati per il pascolo delle mucche, passando per il
Pico do Carvão un monte alto 786 m., per poi giungere lungo le infinite scogliere con la totale vista dell’Oceano Atlantico
andando verso Nordeste, per poi apprezzare dal lato opposto le grandiose colline in parte verdissime e in parte ricche di
boschi della zona delle Sete Cidades.

La nebbia sopraggiunta e in parte diradata, ha creato un fascino particolare al Miradouro Pico Paúl.

Dopo questa sosta riprendiamo il nostro cammino scendendo dal sentiero che ci ha portato a visitare il Miradouro e
proseguiamo andando in direzione del Lagoas Das Eguas.

Inizia qui un lungo e meraviglioso tracciato che avviene per circa 35 minuti all’interno di un fitto bosco su sentiero
ben battuto indicato con segnavia n° 3.

Successivamente si devia a sinistra seguendo le indicazioni, e si andrà a risalire prima una collina e poi un’ampia
linea di cresta che ci porterà sulla cima del Pico Das Eguas 873 m. contraddistinta da una piccola torre in cemento
dalla quale si apre davanti ai nostri occhi una vista pazzesca.

La linea di cresta che stiamo percorrendo è il bordo del vecchio vulcano che si trova nella zona Paesaggista Protetta
delle Sete Cidades.

Nel nostro caso questa salita è stata accompagnata per tutta la tratta da un forte vento, misto a pioggia, ma nonostante
tutto siamo stati fortunati perché la nebbia e le nuvole ci hanno permesso di apprezzare quello che a breve vi illustriamo
con le fotografie.

Vi raccomandiamo quindi un abbigliamento adeguato anche se partite (così com’è stato per noi), in una giornata calda
e assolata, perché qui il meteo varia molto molto rapidamente.

La punta del Pico Das Eguas 873 m., è la più alta montagna nella parte ovest dell’isola di São Miguel e vi trovate
sulla cima di quello che resta del cratere di un vulcano dove in basso al suo interno si trova l’omonimo Lagoa Das Éguas.

In realtà il Lagoa Das Éguas non è solo uno, ma ben due, suddivisi in Lagoa Das Éguas sud e Lagoa Das Éguas nord,
che si trovano all’interno di due differenti crateri distanti tra loro circa 150 m.

Il Lagoa Das Éguas sud di forma circolare ha un diametro di circa 50 m. con un alto contenuto di fosforo.
Come nel nostro caso, vi consiglio di percorrere tutte le linee di cresta che vi permettono di “ruotare” attorno ai laghi e
girare quindi sulla sommità di questi vulcani dormienti.

Entrambi i laghi sono piccolini, profondi pochi metri e di modesta dimensione.
Il vero plus del percorso di oggi è il poter camminare in un luogo estremamente panoramico dal quale si apprezza a pieno
la vista sui 360° dell’isola di São Miguel.

Ci si rende presto conto anche visivamente di essere sulla parte più alta del bordo di due vulcani.
In realtà qui è tutto verde e anche in questo caso come per il Lagoa das Empadadas non c’è alcuna traccia di rocce
annerite o polvere vulcanica, segno inequivocabile che l’attività vulcanica in questo posto è assente da migliaia di anni,
favorendo quindi una vegetazione molto varia che ha portato a includere questo luogo in un’area paesaggistica protetta.

Il meteo non è stato particolarmente clemente, ma il vento ha diradato la nebbia permettendo di apprezzare a pieno un
posto che se venite qui a São Miguel, vi consiglio di vedere perché veramente unico.

Dopo un ampio trekking nella zona del Lagoa Das Éguas, siamo ridiscesi lungo il percorso affrontato in salita,
abbiamo percorso nuovamente il sentiero lungo il bosco per raggiungere il bivio che permette di arrivare all’ultimo
lago previsto per oggi: il Lagoa Rasa.

Dal bivio dopo aver ridisceso tutto il bosco, al raggiungimento del Lagoa Rasa, servono pochi minuti.
Il Lagoa Rasa è oggettivamente il meno bello di quelli che abbiamo appena visto, oltre ad essere il meno panoramico.
Si trova in parte circondato da un bosco, noi l’abbiamo aggirato completamente in circa 15 minuti, passando su un
terreno prevalentemente paludoso.

Poco profondo e non molto esteso, il Lagoa Rasa ha la caratteristica di alimentare insieme ad altri laghi un acquedotto
che porta l’acqua presso uno zuccherificio che effettua successive lavorazioni.

Con la visita al Lagoa Rasa, andiamo a chiudere il ricchissimo trekking di oggi che ci ha permesso di scoprire 4 laghi
e 2 punti panoramici, oltre a un giro in cresta di una bellezza infinita.

Il percorso di rientro al parcheggio è il medesimo affrontato in andata.
Questa lunga escursione, meno frequentata e meno conosciuta di altre più blasonate, merita di essere vissuta perché
offre degli scenari e degli spettacoli naturali di altissimo profilo.

In totale abbiamo impiegato circa 4 ore per il giro completo, considerando anche le condizioni meteo che alle volte
ci hanno rallentato nella progressione.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj


Note:
trekking tra i più belli dell’isola di São Miguel che attraverso un percorso ottimamente segnalato,
vi permette di scoprire e conoscere 4 laghi e 2 punti panoramici.

Diversi passaggi in cresta lungo i crateri di quelli che migliaia di anni fa erano vulcani attivi, vi consentiranno di godere
a pieno di un panorama unico in tutto il suo genere.

Ambiente ricchissimo, formato da colline, prati, oceano, crateri vulcanici, laghi, sentieri, boschi… un mix inverosimile
che solo qui alle Azzorre è possibile toccare con mano.

Attenzione alle condizioni meteo che come nel nostro caso, possono cambiare completamente nel giro di pochissimo tempo.
Giacca a vento e pile obbligatori da avere nello zaino in caso di necessità.