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L’imbrago
strumento fondamentale per la sicurezza di chi pratica attività quali alpinismo, torrentismo, speleologia

L’imbrago è, assieme a corda, longe e moschettoni, lo strumento fondamentale per la sicurezza di chi pratica attività quali alpinismo, torrentismo, speleologia.
Sostanzialmente consiste in una cintura di stoffa realizzata con materiali oggi altamente evoluti e tecnici, che fascia il fianco e le cosce di una persona, sostenendola quando rimane appesa, (nel caso di imbraghi completi, adatti a lavori particolari e ai bambini, vengono “fasciate” anche le spalle).
Nell’arrampicata e nell’alpinismo, l’imbrago non solo sostiene la persona in caso di caduta, ma consente di svolgere funzioni particolari come discese con la corda, soste, riposi o traversate.

Le parti principali di un imbrago sono:

imbrago

Gli imbraghi in commercio sono di due tipi:
imbraghi bassi (maggiormente utilizzati), e gli imbraghi interi.
Gli imbraghi interi hanno bretelle e cosciali con il punto di sicura (dove ci si lega), all’altezza del petto, e questa caratteristica rende praticamente impossibile che chi lo indossa si ribalti a testa in giù.
Per questo motivo, sono particolarmente consigliati per i bambini.
L’imbrago maggiormente usato oggi in alpinismo e sulle vie ferrate è quello basso, nel quale si trova la cintura collegata ai due cosciali con diverse modalità di regolazione.
L’imbrago infatti dev’essere comodo, leggero, assicurare un’elevata libertà di movimento, ed avere sufficienti “maniglie” per poter agganciare diversi materiali (moschettoni, rinvii, fettucce ecc.).
Ovviamente in commercio si trovano diversi modelli di imbraghi, disponibili in diverse taglie, e caratterizzati dalla presenza di una o più fibbie di regolazione (che fanno salire il costo), sia per la cintura che per i cosciali.

La parte principale è costituita dall’anello di servizio (o di assicurazione), al quale si collegano longe, moschettoni e corda.
Caratteristiche principali per l’imbrago da arrampicata:
la cintura: la scelta ricade sulla preferenza di un imbrago con cintura fina o più alta.
Se generalmente si trascorre molto tempo appesi in sosta, o se si fanno lunghe sicure al compagno di cordata, è meglio scegliere un imbrago dalla cintura alta sulla schiena, che garantisce un maggior comfort e protegge la parte lombare della schiena.
Considerate che le cadute del compagno di scalata, causano sovente dei forti contraccolpi nella zona lombare.
E’ consigliato pertanto un imbrago dalla cintura alta a chi generalmente fa multipitch e trascorre molto tempo in parete, o per chi prova tiri al limite, (suo e del compagno), e dove avviene spesso la caduta.
Un’altra importante caratteristica della cintura è l’allacciatura che può essere da un solo lato o da entrambi.
Avere due allacciature è una sicurezza in più, perché in questo caso, l’imbrago non si apre mai totalmente e non si rischia di iniziare la scalata con l’imbrago slacciato.
I ponti: sono la parte dell’imbrago che tendono ad usurarsi maggiormente.

Sceglieteli ben rinforzati, in particolare se tendete a scalare molto.
I porta materiali: più materiale attaccherete all’imbrago e più questi anelli devono essere grandi.
I porta materiali rinforzati in plastica, sono consigliati per chi scalando in montagna, non ha molto tempo, e appena appoggerete i moschettoni, questi si attaccheranno molto facilmente.
I cosciali: è
 consigliabile scegliere un imbrago con i cosciali regolabili, in particolare se intendete scalare in tutte le stagioni dell’anno.

In questo modo, con una semplice regolazione della fibbia, adatterete i cosciali ai pantaloni pesanti o leggeri che indossate.
Ricordate che la misura corretta del cosciale è quella in cui tra esso e la vostra gamba, ci passa una mano.
Un imbrago leggero, permette di avere dei movimenti più liberi, ma attenzione all’usura che avviene ovviamente prima.
L’imbrago è di fondamentale importanza e può fare la differenza tra la vita e la morte.
L’imbrago va controllato regolarmente e nel caso anche di una minima presenza di usura dei materiali, VA SOSTITUITO senza esitazione.
Di regola ogni 2 o 3 anni va comunque cambiato.
L’imbrago si indossa a vita alta, e va sempre allacciato con la giusta regolazione sia durante la scalata che durante la sicura.

Relazione e parte grafica di: Daniele Repossi e Michele Giordano