Madonnina di Besta e giro ad anello del Lago di Ledro (Italia – Trentino)
prima si sale per ammirare dall’alto l’intero Lago di Ledro, poi si scende tra sentieri e poderali,
andando a percorrere e completare l’intero perimetro del lago.
In totale servono 5 ore per vivere questa poesia di percorso: uno dei più belli della zona

Località di partenza: Molina di Ledro 650 m.
1° Punto intermedio: Madonnina di Besta 950 m.
2° Punto intermedio: Fior di Bella
3° Punto intermedio: Mezzolago 665 m.
4° Punto intermedio: Ledro 660 m.
5° Punto intermedio: Val Maria Pur 650 m.
Località di arrivo: Molina di Ledro 650 m.
Tipologia del percorso: giro ad anello
Dislivello: circa 400 m. [scala dei livelli di difficoltà]
Posizione: Lago di Ledro, con partenza dal parcheggio nei pressi del Museo delle Palafitte di Molina di Ledro
Difficoltà: E [scala livelli difficoltà]
Ore: circa 5h per completare l’intero giro ad anello
Periodo: dal mese di marzo al mese di novembre, previa verifica dell’eventuale presenza di neve
lungo il percorso di salita alla Madonnina di Besta
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Lungo e appagante tracciato di trekking che vi permetterà di percorrere l’intera circonferenza del Lago di Ledro.
Si sale fino a raggiungere la Madonnina di Besta, dalla quale avrete il lago “tra le vostre mani”, con una vista
panoramica indimenticabile.
Successivamente si sale ancora per una ventina di minuti, e poi si scende, prima percorrendo un sentiero,
e poi una poderale, raggiungendo il meraviglioso borgo di Mezzolago.
Da qui in avanti si andrà a lambire le rive del lago, dove si prosegue per alcuni km, completando così l’intero
giro ad anello, passeggiando lungo le sponde di uno dei bacini più puliti del Trentino.
Bisogna mettere in conto quasi 5 ore di cammino, e oltre 10 km da percorrere, su un tracciato sempre vario,
sempre stimolante e che alterna scorci a colori da favola.
Benvenuti sulle pagine del nostro sito, inizia qui il racconto di una nuova avventura.

In una giornata di fine aprile, dove il sole e le nuvole hanno sempre fatto a gara per cercare di nascondersi uno con l’altro,
abbiamo raggiunto Molina di Ledro, parcheggiando nei pressi del Museo delle Palafitte.
Molina di Ledro, che dista circa 12 km da Riva del Garda, è il punto di partenza (e anche quello di arrivo)
del giro ad anello di oggi.
Dalla rotonda che si trova nei pressi del Museo delle Palafitte, bisogna prendere via Dei Colli, una strada asfaltata
secondaria e scarsamente trafficata, che seguiremo per una quindicina di minuti, fino a incontrare sulla sinistra
un sentiero che andremo a prendere e che si inoltra all’interno di un fitto bosco.
Si segue il sentiero, sempre evidente e ben segnalato, che con un andamento costante, si inerpica
per una quindicina di minuti, portandoci così alla Madonnina di Besta, dalla quale su un terrazzino protetto
da alcuni cavi in acciaio, si apre una vista e un panorama veramente bello sull’intero Lago di Ledro e su parte della vallata.
E’ forse qui una delle viste più meritevoli della zona.
Ben visibile l’intero perimetro del lago, con i suoi paesi che si affacciano sulle rive.
Il Lago di Ledro è circondato dalle imponenti montagne di circa 2000 m. di altitudine che lo raccolgo in una conca naturale
di una bellezza unica, peraltro avvolto da infiniti e prestigiosi boschi.
Il suo colore blu / verde scuro, si tinge di rosso /arancione al tramonto: luogo ideale per amanti della fotografia
oltre che delle natura e del trekking.
Questi primi 300 m. di dislivello, completati in circa 30 minuti di cammino, che ci hanno accompagnato su questa
“terrazza naturale”, sono solo l’inizio del giro previsto per oggi.
Qui alla Madonnina di Besta, abbiamo posato uno dei sassi disegnati da Andreina.
Mentre percorriamo i sentieri, raccogliamo dei sassi dalle forme particolari, che una volta arrivati a casa vengono lavati,
spazzolati, dipinti e disegnati.
Nelle successive uscite di trekking, questi sassi sono da noi, nuovamente posati lungo i percorsi, per regalare un sorriso
a chi avrà il piacere di raccoglierli e custodirli come nostro “porta fortuna”.
Un gesto semplice e carino che abbiamo voluto sviluppare grazie alla capacità grafica e generosa di Andreina,
che ringraziamo per il prezioso contributo.








Dalla terrazza panoramica della Madonnina di Besta, percorriamo a ritroso per meno di un minuto il sentiero
che ci ha accompagnato fino qui, per poi deviare sulla sinistra, seguendo la traccia che sale nel bosco,
andando in direzione del “Giro della Madonnina di Besta”.
Inizialmente si cammina su un terreno formato da sassi, ma che ben presto si trasforma in un tappeto infinito di foglie,
cadute nelle precedenti stagioni autunnali.
Piacevole e morbido da calpestare, dopo circa 20 minuti di salita, si arriva nei pressi di un’ampia strada poderale,
che incomincia a scendere.
Da qui in avanti, si scenderà progressivamente, seguendo le indicazioni in direzione di Mezzolago, la nostra prossima tappa,
che da questo punto (inizio della poderale di discesa), dista circa un’ora.
Questa parte del percorso, piacevole e rilassante, si snoda a mezza costa lungo il fianco della montagna che delimita
la sponda orientale del Lago di Ledro.
Dopo una ventina di minuti di cammino lungo la poderale, come segnalato da un cartello, la si abbandona,
per scendere lungo un sentiero che in un quarto d’ora, ci porterà nei pressi di un caseggiato in località Fior di Bella.
Qui il sentiero si trasforma nuovamente in un’ampia poderale che in circa 20 minuti di cammino,
ci permetterà di arrivare a Mezzolago.








Mezzolago 665 m. di altitudine, è un gioiello.
Il borgo si affaccia sulle rive del Lago di Ledro, ed essendo ai piedi del Monte Cima d’Oro e del Monte Cima Parì,
è in una posizione soleggiata e riparata dal vento.
Questo piccolo paese, oltre ad essere particolarmente curato, è arricchito da decine di “murales”, che rappresentano
la vita quotidiana che si svolge tra le mura domestiche.
Girovagando tra le vie del paese, ci siamo più volte fermati per ammirare questi dipinti, che rendono particolarmente
gradevole il cammino che si snoda tra le case.
Opere d’arte sparse qua e la, che hanno ricoperto gli antiestetici sportelli di metallo che richiudono i contatori
della luce o del gas, trasformando così in meravigliosi quadri, oggetti anonimi di semplice arredo urbano.
Scenette dal sapore famigliare, quali nonnine, intente a lavorare la maglia, donne che camminano lungo le strade poderali
e che portano tra le mani cesti di fiori, uomini indaffarati nella tosatura della lana delle pecore, altri sopra le barche
in mezzo al lago, al lavoro con le reti da pesca, ragazze affacciate alle finestre delle case, persone che “sistemano”
i banchi del mercato: queste sono solo alcune delle tante rappresentazioni di personaggi affaccendati in molteplici attività,
che si trovano disegnati sui muri delle abitazioni.
Antiche usanze locali e mestieri oramai scomparsi da tempo, qui rinascono con l’attraversamento di Mezzolago,
ai piedi delle Alpi di Ledro.
Su una porta di un’abitazione, è stato disegnato un uomo che con la sua camicia scacchi e il suo gilet, pantaloni e stivali,
dopo aver salutato il gattino, si avvia verso una giornata di lavoro.
Il passeggiare tra le silenziose e deserte vie del paese, riservate al solo transito dei pedoni, oltre ad essere stato
particolarmente gradevole, ci ha ricordato che spesso la “semplicità” delle cose, e un ritorno alla “normalità della vita”,
con i suoi valori, resta la parte migliore, dove la “realtà” supera di gran lungo il “virtuale”.








Dopo aver ammirato il borgo di Mezzolago, bisogna prendere via Aldo Toccoli per poi attraversare la SS2240,
portandoci sulla riva del Lago di Ledro.
Da qui, andando in direzione di Ledro, si prende la passeggiata che ci permetterà di percorrere l’intera circonferenza del lago,
con diverse panche in legno che consentono di riposarsi ammirando la maestosità del luogo.
Si supera Ledro, il paese che in questa zona, conta il maggior numero di alberghi e locali.
Si passa accanto alla spiaggia e successivamente al campeggio, per poi attraversare un ponte in metallo che in breve
ci porterà su un’ampia strada poderale che attraversa e si inoltra all’interno di un nuovo fitto bosco.
L’ultimo tratto di circa 2 km avviene su strada asfaltata a basso traffico veicolare, dove avremo la parete rocciosa
alla nostra destra e il lago alla nostra sinistra.
Si superano alcune piccole borgate con case residenziali e la strada ci ripoterà al parcheggio di Molina di Ledro,
nostro punto di partenza del giro ad anello di oggi.








Questo tracciato a lunga percorrenza è sempre stato vario.
Si alterna tra brevi tratti di strada asfaltata, che si trovano all’inizio e alla fine del trekking ad anello,
con un sentiero di montagna che risale il pendio portandoci fino alla Madonnina di Besta, dove apprezzerete
una vista grandiosa sull’intero Lago di Ledro.
Il sentiero prosegue, per poi trasformarsi in strada poderale sterrata, accompagnandoci fino al meraviglioso
borgo di Mezzolago.
Da qui la passeggiata che costeggia la riva, andrà a lambire alcune spiagge e successivamente attraversa ampie
zone boschive, per poi riportarci al punto di partenza.
L’intero trekking ad anello del Lago di Ledro, supera i 10 km di lunghezza.
Le acque blu / verdi del lago, con i suoi colori “accesi” dai raggi di sole che oggi andavano e venivano tra le nuvole,
hanno reso piacevole e rilassante una tra le passeggiate più belle che potrete fare in questa zona.
Vi lascio qui sotto alcuni scatti, in ricordo di un giro di trekking appagante, vario e particolarmente gradevole.
A noi è piaciuto veramente tanto.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj




Note: servono 5 ore per percorrere gli oltre 10 km di lunghezza che da Molina di Ledro ci permettono di salire
alla Madonnina di Besta, per poi scendere a Mezzolago e andare a completare l’intero giro ad anello del Lago di Ledro,
passando per Ledro, Val Maria Pur e fare ritorno al punto di partenza di Molina di Ledro.
Dislivello limitato a circa 400 m.
Percorso ottimamente segnalato dai cartelli bianchi e rossi, con basso livello di difficoltà, sempre piacevole,
vario e panoramico.
Immersi nella natura, nel silenzio, con passaggi che si alternando continuamente.
Il Borgo di Mezzolago è un gioiello.