La Langa non smette mai di stupirmi.
Le dolci colline, gli infiniti sentieri che attraversano i prestigiosi vigneti, conducono e uniscono i tanti borghi:
uno più bello dell’altro.
Difficile scegliere, impossibile fare una selezione.
Percorsi che amo frequentare in ogni stagione dell’anno, per apprezzare i colori che cambiano, il panorama
rasserenante, gli odori, l’ambiente, momenti tutti diversi uno dall’altro.
Qui la vista spazia dalle colline, all’intera catena delle Alpi, dove si resta incantati davanti a tanto spettacolo,
dove si ammirano paesaggi tra i più belli al mondo e non a caso Patrimonio Mondiale dell’Unesco e patrimonio
ambientale e artistico.
Ed è in uno dei nostri giri di trekking in queste meravigliose terre, che abbiamo scoperto il minuscolo borgo di
Monchiero Alto.
Parliamo di un paesino millenario, arroccato sulla sua collina, tra la Valle Tanaro e gli estesi filari dei vigneti
di Nebbiolo e Dolcetto, dove troviamo l’antico Montastero Settecentesco posto in prossimità del
Santuario della Madonna del Rosario.
Il monastero, completamente restaurato, è stato trasformato in un elegante e discreto hotel.
Di questo antico borgo, oggi, troviamo solo il Monastero e il Santuario, con adiacenti pochissime case.
In totale gli abitanti si contano sulle dita di una sola mano.