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Rifugio Arbolle 2.507 m. (Italia – Vallone Monte Emilius)
disteso nel prato, e riscaldato dai raggi del sole, guardo le montagne: quante storie avrebbero da raccontare…..

corpo alto rifugio arbolle


Località di partenza della cabinovia:
Aosta 583 m.
Località di partenza dell’escursione: Chamolè 2.314 m.
Quota di arrivo: 2.507 m.
Dislivello in salita: 341 m. dalla seggiovia Chamolé 
Dislivello in discesa: 141 m. (dal colle sopra il Lago Chamolè al rifugio)
Tempo di percorrenza: circa 1 ora 1/2 da Chamolé
Livello di difficoltà: E [scala difficoltà]
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Periodo: dal mese di maggio al mese di ottobre (previa verifica delle condizioni di innevamento)
Segnavia: n° 102
Posti letto: circa 70
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Il Rifugio Arbolle si trova ai bordi dell’omonimo Lago Arbolle, nel vallone del Monte Emilius.
E’ un percorso non difficile, adatto a chi ama l’escursionismo e il trekking, non presenta tratti esposti o
particolarmente pericolosi.
Essendo il Rifugio posto ai piedi di un vallone, per raggiungerlo, bisognerà prima salire in quota e successivamente
scendere dal versante opposto.
Il punto di partenza di questa escursione è la funivia che da Aosta, porta a Pila.
Successivamente si prenderà la seggiovia che in circa 7 – 8 minuti, da Pila porta verso il Lago Chamolè.
Consiglio di prendere questi due impianti di risalita, per togliersi un lungo percorso attraverso il bosco che
richiederebbe almeno 3 ore di cammino partendo a piedi da Pila per raggiungere il pianoro dello Chamolè.
Arrivati con la seggiovia a destinazione, tendendo a sinistra, in pochi minuti a piedi si arriva al Lago Chamolé, che
è un bel luogo adatto a fare picnic contornati da pini e con una bella vista su tutta la valle.
Tuttavia in particolare nel periodo estivo, il lago diventa troppo turistico con molto affollamento che, a mio avviso
snatura la quiete di montagna alla quale sono abituato e che ricerco nelle mie escursioni.
Raggiunto il Lago Chamolè, costeggiare la sua sponda sinistra, fino al raggiungimento di un bivio ben indicato,
dove troverete facilmente il sentiero 102 che inizia a salire senza sosta fino al Colle Chamolè che
raggiungerete in circa un’ora.

Durante la salita verrete appagati dal lago che poco per volta vedrete sempre più piccolo e da tutta
la catena montuosa, fino al Monte Bianco, ben visibile nelle giornate limpide.
Arrivati sulla sommità del Colle Chamolé, si apre una seconda splendida vista su tutto il Vallone di Arbolle,
dove dall’alto saranno ben visibili piccolini laggiù in basso, il Lago Arbolle e il Rifugio che a breve andremo a raggiungere.
Quindi dalla sommità del Colle Chamolè, iniziamo la discesa verso il Vallone di Arbolle, che richiederà circa
20 – 25 minuti di cammino.
Il primo tratto presenta una discreta pendenza e una corda facilita la discesa.
Arrivati a destinazione, si apprezza la magia e la pace del luogo.
Un torrentello alimenta il Lago Arbolle e un ponte di legno permette di attraversarlo per poi portarsi nei
dintorni del Rifugio.
Tutto attorno prati verdi, fiori, e contrasti di colori.
Disteso nel prato, e riscaldato dai raggi del sole, guardo le montagne che mi portano a riflettere sulle tante
storie che hanno vissuto e che avrebbero da raccontare.

Il percorso di rientro è il medesimo di quello di arrivo.
Quindi dal Lago Arbolle, saliremo in circa 30 minuti verso il Colle Chamolè, per poi ridiscendere verso il Lago Chamolé e successivamente raggiungeremo la seggiovia.
Questa che vi ho illustrata e che ho fatto, non è l’unica via per raggiungere il Rifugio.
Io amo la montagna, e non mi stanco mai di camminare e scoprire nuove possibilità.
Vi segnalo un’alternativa, molto meno conosciuta e decisamente più lunga, impegnativa e inusuale con un mix
di escursionismo e alpinismo.
Partenza da Gimillan (Cogne), passando attraverso la ferrata di Punta Valletta.
Da Gimillan (1.814 m), seguire il sentiero 3 che attraversa un bosco di conifere, e conduce nel Vallone di Arpisson
e all’omonimo alpeggio posto a 2.328 metri, in un tempo complessivo di circa 1h 30 minuti.

Poco dopo l’alpeggio, seguire un sentiero sulla sinistra sinistra che s’inerpica su dei balzi erbosi fino ad una spalla.

Da qui con una traversata, ci si porta sotto alla sella erbosa del colle, e successivamente alcuni tornanti su
terreno più ripido conducono al colle Tsa Setze 2.815 m.
Siamo a 3 ore circa di cammino da Gimillan.
Grandioso il panorama sulla Val di Cogne, sul massiccio del Gran Paradiso e sulla Grivola.
Da questo punto, ci prepariamo per percorrere la ferrata che sale la cresta sud-ovest della Punta Valletta.
Seguire tutto il percorso, utilizzando i numerosi cavi posizionati, fino a raggiungere la panoramica cima a 3.089 m.
a circa 1 ora 1/2 dal colle.

Il panorama a 360° che si ammira dalla cima lascia senza parole.
Il Vallone di Arbolle con il rifugio è 500 metri più in basso e dalla cima lo potrete già intravedere.

Seguire quindi le indicazioni del sentiero 19, prestando attenzione tra i vari blocchi di roccia, a non
perdere la traccia (il sentiero segue tutta la cresta fino al Tete Noir).
Su percorso morenico bisogna raggiungere la piana tra la Punta Valletto e la Testa Nera.

Arrivati su questo balcone erboso e isolato, con una breve risalita sarete sulla cima della Testa Nera a 2.820 m.
Da questa, seguendo il sentiero sulla cresta nord-est si raggiunge il Colle di Chamolé 2.641 m.
Da qui seguire sulla destra il sentiero 102 e in 20 minuti sarete al Rifugio Arbolle.
Il tutto in circa 6 ore di cammino impegnativo da Gimillan, il nostro punto di partenza.
E’ ovviamente un’alternativa molto meno battuta, che richiede un grande allenamento, sia per la durata
dell’escursione, che per lo sforzo fisico richiesto.
Da affrontare solo con tempo bello, possibilmente con un GPS che possa assisterci in caso di perdita
dell’orientamento e con compagni di viaggio esperti.
Per chi invece preferisce raggiungere il Rifugio Arbolle senza particolari difficoltà, il punto di partenza
dal Lago Chamolè è quello che consiglio.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano


Note:
piacevole escursione di trekking non particolarmente impegnativa, che prima ci farà salire fino al
Colle Chamolé, per poi scendere e raggiungere il Rifugio Arbolle.
Ambiente montano abbastanza selvaggio e punto di partenza per eventuali altre escursioni ben più complesse.
Panorama straordinario su tutta la catena delle Alpi.
Luogo interessante e da approfondire con molteplici alternative di salita.