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Rifugio Roma 2.274 m. (Italia – Alto Adige)
nel cuore del parco naturale Vedrette di Ries, ai piedi del Monte Collalto e Monte Collaspro

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Località di partenza:
Riva di Tures, Alto Adige
Quota di partenza: 1.600 m.
Quota di arrivo: 2.274 m.
Dislivello: 674 m.
Posizione: nel cuore del parco naturale Vedrette di Ries, ai piedi dei monti Collalto e Collaspro
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 3h 30’ a/r
Periodo: da inizio giugno a metà ottobre
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Il sentiero che sale al rifugio Roma inizia a Riva di Tures, bellissimo paesino a 1600 m. di quota, capolinea
di una delle valli laterali che partono da Campo Tures, la valle di Riva appunto.
Qui il tipico paesaggio con le forme e i colori dell’Alto Adige, (che tanto viene pubblicizzato ovunque) risalta più che mai.
Riva è un paesino piccolo molto concentrato come disposizione di case.
Dal centro del paese svetta il campanile della
chiesa tutto decorato e particolare, tipico di queste zone.
Tutt’intorno prati e pascoli verdissimi curati all’inverosimile costellati di baite e masi in perfetto stato.

Sembra proprio di entrare in un altro mondo, una realtà completamente diversa anche da altri luoghi di montagna.
La cura e il rispetto per la montagna non ha paragoni in questi luoghi.
Riva inoltre, fortunatamente non è stata interessata dalla costruzione estrema di impianti di risalita, vi è un turismo
estivo ed invernale alternativo e consapevole.

La salita al rifugio parte direttamente dal parcheggio auto a destra di Riva, molto grande e a pagamento.
Si vede già il rifugio, lassù in alto, sotto il gruppo delle Vedrette di Ries, ubicato su un piccolo costone roccioso.
Lasciando il paese alla propria sinistra si inizia a camminare prima in un tratto di erba alta, per entrare poi nel bosco
e percorrere un sentiero a mezza costa molto agevole e tenuto benissimo, immersi nella natura.
Quando gli alberi sono più radi si può ammirare lo scorcio su Riva e sui verdeggianti pascoli tutt’intorno.

Dopo un breve tratto gradinato e bagnato da rivoli d’acqua che scendono dalla montagna (attenzione a non scivolare), si oltrepassa una piccola baita e si arriva in una piccola radura da favola.
Una grossa cascata lambisce il sentiero e forma una pozza d’acqua alla base, attraversabile su un ponticello di legno,
il tutto immerso in una natura rigogliosa.

Ricordo di essermi fermato almeno venti minuti in questo posto suggestivo ad ascoltare il silenzio della montagna
e ammirare la stessa in una delle sue forme più belle.
Poco oltre, il sentiero esce dal bosco lasciando spazio a pascoli e arbusti, dove una mandria di mucche osserva
incuriosita il passaggio degli escursionisti.
Siamo proprio sotto il rifugio Roma che si raggiunge superando altre due cascate sulla destra, un ponticello di
legno, un cospicuo numero di gradini intagliati nella roccia (nulla di eccessivamente faticoso).
Una sosta qui è doverosa per ristorarsi sulla bellissima terrazzina, e ammirare il grande panorama che spazia
dalla valle di Riva, alle Vedrette di Ries, anche se oggi purtroppo il tempo non è bellissimo.
Si vede però molto bene il paesino di Riva, minuscolo da quassù.

Prima della pioggia prevista nel pomeriggio, proseguo in salita fin sotto i monti Collalto e Collaspro, alla base dei
ghiacciai delle Vedrette di Ries.
Proprio sopra il rifugio Roma, 100 m. al massimo, la prima sorpresa.
Un laghetto piccolissimo e limpidissimo di una bellezza incredibile nel quale si specchiano tutti i monti circostanti.
In giornate più calde e soleggiate un pranzo al sacco lungo le sue sponde è consigliatissimo.

Lasciando il laghetto, la traccia sale su pietraie in direzione dei ghiacciai.
Il tempo oggi mi consente di raggiungere il ghiacciaio del monte Nevoso dopo aver prima aggirato una singolare
piramide rocciosa che sembra essere uscita dal terreno all’improvviso.
Dopo aver scattato foto a qualsiasi cima e ghiacciaio, ed essermi promesso di ritornare per esplorare
meglio la zona salendo magari più in alto, in breve torno al rifugio proprio quando inizia a piovigginare.
La discesa si svolge tranquilla lungo la via di salita.
Attrezzatura richiesta: nessuna in particolare, abbigliamento classico da media montagna.

Relazione e fotografie di: Daniele Repossi


Note:
salita facile con poco dislivello adatta a tutti, immersi nella natura del parco naturale Vedrette di Ries, consente
di ammirare questi monti suggestivi con i tipici prati verdi caratteristici dell’Alto Adige.