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“Sentiero S1” a Monforte d’Alba – giro ad anello
(Italia – Monforte d’Alba)

le fotografie e le “parole spese” per illustrare e raccontare questo trekking, io credo non siano sufficienti a trasmettere
il prestigio del “Sentiero S1” che possiamo provare a riassumere con quattro parole: “super panoramico dall’inizio alla fine”

sentiero S1 - Monforte d'Alba


Località di partenza:
 Monforte d’Alba 480 m. (Langhe)

1° Punto intermedio: Località Bussia San Pietro (vedi “A” sulla mappa)
2° Punto intermedio: Località Bussia San Giovanni (vedi “B” sulla mappa)
3° Punto intermedio: Località Bussia Soprana (vedi “C” sulla mappa)
4° Punto intermedio: Borgo di Perno (vedi “D” sulla mappa)
5° Punto intermedio: Panchina dei Giganti Fontana delle Gramolere (vedi “E” sulla mappa)
6° Punto intermedio: Panchina dei Giganti di Monforte d’Alba (vedi “F” sulla mappa)
Punto di arrivo: Monforte d’Alba 480 m.
Quota di partenza: 480 m.
Quota di arrivo: 480 m.
Dislivello: circa 152 m.
Posizione: partenza da Piazza Umberto 1° a Monforte d’Alba, dove si scende lungo la strada la strada provinciale
SP57 denominata via Monchiero, fino a raggiungere la piccola Cappella della Natività di Maria Vergine

Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: circa 4h per completare l’anello del Sentiero S1
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: S1
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

 

Immaginate di essere seduti sopra a un elicottero e di sorvolare la grande estensione delle colline delle Langhe.
Immaginate di avere tra le vostre mani un’enorme rete, e di lasciarla cadere dall’elicottero per fare in modo che
possa posarsi sopra le colline.

Ogni singolo filo di questa rete corrisponde a un sentiero, ogni singolo filo corrisponde a una poderale,
ogni singolo filo corrisponde a un tracciato.

Non è un sogno, ma una splendida realtà.
Perché in questi posti straordinari e non a caso Patrimonio dell’Unesco, sono centinaia i sentieri che permettono
di raggiungere i borghi millenari, di risalire e ridiscendere lungo le colline, attraversando km e km di vigneti.

Uno dei nostri obiettivi è quello di mappare, descrivere e raccontare una grande parte di questi tracciati.
Ogni volta che ritorno nelle Langhe, in ogni stagione dell’anno, rimango senza parole davanti a tanta bellezza
che varia a secondo del mese.

Cambiano i colori, cambiano i profumi, cambiano gli ambienti, cambiano i paesaggi.

langhe viste dal drone
langhe viste dal drone

Se mi chiedessero quale percorso consigliare di quelli che stiamo poco per volta illustrando, probabilmente non sarei
in grado di dare una risposta.

Scegliere un tracciato piuttosto che un altro, equivarrebbe comunque a escludere qualche meraviglia e sarebbe
un vero peccato.

Quello che posso dirvi però, è che il Sentiero S1 di Monforte d’Alba che forma un anello che prevede quasi 4 ore
di cammino per essere completato in tutta la sua estensione, è ultra panoramico: forse uno tra i più belli della zona.

Novello, l’intera catena delle Alpi, il Monviso, Barolo, il Castello della Volta, La Morra, Perno, Castiglione Falletto,
Serralunga d’Alba, 2 “panchine dei giganti” e ovviamente Monforte d’Alba, sono alcuni dei prestigiosi “ingredienti”
che “condiscono” il giro di oggi.

Un trekking entusiasmante dall’inizio alla fine: un altro gioiello di queste zone.
Benvenuti o ben tornati sulle pagine del nostro sito.
In una limpida (e quasi estiva) giornata di inizio febbraio, con ben 19° all’ombra (assurdo), abbiamo percorso per intero
uno dei 6 sentieri “serie S” che formando degli anelli, girano attorno al borgo di Monforte d’Alba.

Il punto di partenza del trekking di oggi è Piazza Umberto 1° a Monforte, che lasciamo alle nostre spalle, scendendo
per circa 700 m. lungo la strada la strada provinciale SP57 denominata via Monchiero, fino a raggiungere la piccola
Cappella della Natività di Maria Vergine.

Teniamo la Cappella alla nostra sinistra, addentrandoci lungo una strada asfaltata secondaria in lieve salita
che percorreremo per una decina di minuti, arrivando in Località Bussia San Pietro, dove svolteremo a destra
prendendo una strada poderale.

SP57 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba

Seguite sempre le indicazioni “S1”, tralasciando ed escludendo “S1 alternativa” che corrisponde a un giro differente
da quello previsto per oggi.

La strada poderale, man mano che la si percorre, si trasformerà in un sentiero che si addentra in un bosco.
Alla sinistra abbiamo uno spettacolo meraviglioso, formato dal Borgo di Novello posto sopra una collina insieme
al suo castello e, “appena dietro”, l’interna estensione della catena delle Alpi: una favola.

Tra il Borgo di Novello e le Alpi, troviamo la Valle Tanaro.

Novello e la catena delle Alpi con il Monviso

I passaggi all’interno del bosco sono ottimamente segnalati sia dai classici segnavia “bianchi e rossi”, che dai vari
cartelli che riportano la sigla “S1”

Terminato il sentiero nel bosco, si giunge su una piccola strada asfaltata secondaria, dove gireremo a destra arrivando
in Località Bussia San Giovanni, riconoscibile da un cascinale di un’azienda agricola.

Arrivati al cascinale, si svolta tutto a sinistra.

Dopo una serie di tornanti, ben presto ci troveremo immersi in una grande estensione di vigneti, che rappresentano
il vero tesoro e il vero patrimonio di questi luoghi, oramai famosi in tutto il mondo per la qualità del vino prodotto.

Spesso all’inizio dei vari filari, abbiamo notato la presenza dei rosai, che non sono solo un “abbellimento estetico”,
come si potrebbe immaginare, ma anzi, svolgono una funzione molto più importante.

Le rose sono indicatori di malattie, funghi, batteri e parassiti che possono attaccare la vite.
Infatti queste due piante, condividono alcune malattie a cui sono soggette, e quando un rosaio mostra i sintomi
di una specifica patologia, gli agricoltori possono intervenire rapidamente, per evitare che la stessa problematica
si estenda anche alla vite, rischiando di compromettere lo sviluppo della vite stessa e la qualità dei grappoli prodotti.

Al contrario, individuando precocemente l’insorgere di focolai, si riesce a intervenire evitando patologie ben più serie.
Inoltre le radici dei rosai producono sostanze antibatteriche e antifungine.

sentiero S1 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba

I vari passaggi tra i vigneti, vengono deliziati all’orizzonte dalla vista sul borgo di La Morra posto sulla sommità
di una collina e, appena più sotto, ecco comparire il Borgo di Barolo e poco sopra l’imponente Castello della Volta.

Zone che abbiamo già frequentato e documentato all’interno del nostro sito, ma che ci emozionano come se
le vedessimo per la “prima volta”.

Antichi e vecchi cascinali parzialmente abbandonati, contrastano con eleganti e nobili tenute che incontriamo in questo
lungo viaggio mai stancante, sempre vario e molto molto piacevole.

sentiero S1 Monforte d'Alba
Barolo
sentiero S1 Monforte d'Alba

La tipologia del terreno del sentiero S1 di Monforte d’Alba è prevalentemente formata da strade poderali sterrate
che si alternano con brevi tratti d’asfalto, a svariati passaggi tra i filari delle vigne che prevedono l’attraversamento
di zone boschive.

Il paesaggio è incantevole lungo tutta la tratta, e permette di vedere in un orizzonte, “non così lontano” alcuni tra i borghi
più prestigiosi della Langa.

La prima parte del sentiero, “corre parallela” alla catena delle Alpi, e, poco dopo aver superato la “Tenuta Bussia”,
un gioco di prospettiva, materializza la punta del Monviso, “accanto” al Castello della Volta e leggermente più in basso,
circondato e assediato dai vigneti si individua facilmente il borgo di Barolo.

Arrivati in Località Bussia Soprana, abbiamo trovato una piccola terrazza con un tavolino e due panche ricavate
sul muretto in pietra, dove ci siamo fermati per un veloce pranzo tirato fuori dai nostri zaini.

Paesaggio da fiaba, e complice una giornata calda, con temperatura particolarmente piacevole, se capitate in zona,
vi consiglio una sosta in questo luogo magico.

Barolo e il Castello della Volta
il terrazzino lungo il sentiero S1 di Monforte d'Alba

L’attenzione ai dettagli che trovate qui nelle Langhe, amplifica il benessere e la piacevolezza di posti dove lo sguardo
si “perde” nell’orizzonte.

Pensate che in molti vigneti abbiamo trovato delle piccole casette in legno, appese tra i filari.
Queste casette si chiamano “Bat Box” e sono distribuite in mondo uniforme nei vari appezzamenti di terra.
Il progetto nasce con l’obiettivo di preservare la biodiversità delle colline, che costituisce un patrimonio inestimabile.
La “Bat Box” è spesso il rifugio ideale per i pipistrelli locali, che rappresentano un prezioso alleato nella lotta agli insetti
nocivi e svolgono una importante funzione di “sentinella” ambientale.

Bat Box
Bat Box nei vigneti delle Langhe

Da Località Bussia Soprana, seguendo le indicazioni, sempre ottimamente disposte lungo tutto il tracciato,
dopo pochi minuti ci si addentra in un fitto bosco, per poi ritornare nel pieno dei vigneti, andando a risalire una collina
sulla quale troviamo un caratteristico “ciabot”.

In piemontese con il termine “ciabot” viene identificata una piccola casetta in muratura, che si trova frequentemente
nei campi della regione.

C’è una lunga storia dietro a queste semplici costruzioni che risalgono alla fine dell’Ottocento.
Un tempo, servivano come luogo di ristoro e dimora notturna per i contadini, che, abitando lontano, non potevano
fare ritorno a casa.

Ma il loro impiego è anche stato quello di custodire riserve d’acqua che venivano successivamente utilizzate
nei periodi di siccità, oltre che locale di sosta al riparo dal sole e dal calore estivo o dai temporali.

Oggi i “ciabot”, (purtroppo in alcuni casi un pò malandati), sono impiegati come ricovero per i mezzi e gli attrezzi
utilizzati in agricoltura.

Spesso posizionati in luoghi particolarmente panoramici, un’idea potrebbe essere quella di ristrutturarli per andare
a ricreare una sorta di “bivacco di montagna”, ma nel pieno della campagna del cuneese.

il ciabot lungo il sentiero S1 a Monforte d'Alba
il ciabot lungo il sentiero S1 a Monforte d'Alba
il ciabot lungo il sentiero S1 a Monforte d'Alba
sentiero S1 a Monforte d'Alba

In breve si raggiunge il paese di Perno, nel quale non entreremo, andando ad aggirare una piccola chiesetta,
che tramite un sentiero ci condurrà tra i vigneti della Località Castelletto.

Qui, timida e quasi nascosta, ma dal colore lilla piuttosto acceso, troverete la prima “panchina dei giganti”
del trekking di oggi, posizionata poco distante dalla Fontana delle Gramolere.

Installata in un posto da incanto, sedetevi e rilassatevi a guardare l’orizzonte, che in una giornata tersa come quella
di oggi, permette di individuare persino la basilica di Superga.

Il luogo offre molto a livello paesaggistico, e tantissimi percorsi di trekking, che come in questo caso, si snodano
in location di bellezza straordinaria, andando a unire tra loro borghi millenari.

sentiero S1 Monforte d'Alba
sentiero S1 Monforte d'Alba la panchina dei giganti
sentiero S1 Monforte d'Alba la panchina dei giganti

Quando si passa nei pressi dei vecchi cascinali abbandonati, è inevitabile non sognare di “far rinascere e rivivere”
queste antiche case e trasferirsi in queste zone, particolarmente accoglienti, lontani dalla confusione e dal caos.

Qui si apprezza e si riscopre la bellezza della “vita semplice”, formata solo da quello che abbiamo accanto,
e scandita dai ritmi naturali.
E’ passeggiando in queste zone che si percepisce il grandioso valore della libertà.
Spesso siamo circondati e distratti da decine di input, che ci distraggono e ci rendono incapaci di sederci,
e semplicemente riuscire ad osservare e apprezzare una montagna, una collina, un campo fiorito.

cascinale lungo il sentiero S1 di Monforte d'Alba
sentiero S1 di Monforte d'Alba
sentiero S1 di Monforte d'Alba

Dalla panchina dei giganti posta nei pressi dei vigneti Manzone, si raggiunge Monforte d’Alba in circa 35 minuti
tramite un’ampia strada poderale.

Poco prima di addentrarsi nel centro storico del borgo, troviamo la seconda panchina dei giganti, che rivolta verso
l’auditorium Miecio Horszowski, permette di vedere, raccolto come in un presepe, l’intero paese medioevale.

Monforte d'Alba

L’escursione di oggi si conclude entrando direttamente nel borgo di Monforte.
Come vi ho accennato all’inizio della relazione, qui nella Langa, è difficile consigliare un percorso rispetto ad un altro,
tra quelli che si snodano e si diramano lungo queste zone.

Sono tutti veramente molto belli e molto diversi tra loro.
Il sentiero S1 è un giro ad anello che parte e ritorna a Monforte d’Alba, permettendovi di vivere un’esperienza
di trekking particolarmente appagante e di grande prestigio.

Lungo l’intero percorso, il panorama è sempre aperto e possiamo suddividere questa escursione in 4 macro tratte.
Nel primo tratto, sarete rivolti verso il borgo di Novello, con accanto l’intera catena delle Alpi con il Monviso che svetta
e si rende riconoscibile tra tutti i monti.

Nel secondo tratto troverete il borgo di Barolo, il Castello della Volta e il borgo di La Morra.
Nel terzo tratto il panorama è completamente aperto verso Perno, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba.
Mentre nel quarto tratto sarete rivolti verso Monforte d’Alba.
Il tempo complessivo di percorrenza a piedi per concludere l’intero anello è di circa 4 ore.
Il tracciato è particolarmente piacevole, mai impegnativo e con un dislivello limitato.
Noi abbiamo sempre seguito le indicazioni per il sentiero “S1” (quello più lungo), ignorando le deviazioni
per il sentiero “S1 alternativa”.
Bollini rossi e bianchi, uniti a una segnaletica precisa e ottimamente disposta, permettono un facile orientamento
lungo l’intera tratta.

Io credo che le fotografie e le “parole spese” per raccontare e illustrare questo trekking, non siano sufficienti
a trasmettere il prestigio del sentiero S1 di Monforte d’Alba.

Inserite nella vostra agenda questa escursione: sarà appagante dall’inizio alla fine e avrete trascorso
un giorno indimenticabile.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Elfrida Martinat

Monforte d'Alba
Monforte d'Alba


Note:
in totale sono 6 i sentieri che “ruotano” attorno al borgo di Monforte d’Alba. 
L’S1 è un tracciato ultra panoramico, che vi permetterà di individuare e lambire alcuni tra i borghi più prestigiosi
della Langa.

I frequenti passaggi tra i vigneti, uniti a passaggi all’interno di boschi, per poi ritrovarsi sulla sommità delle colline,
sono solo una parte delle delizie che vi aspettano.

“2 panchine dei giganti”, vi permetteranno di rilassarvi con lo sguardo intento a scrutare una linea d’orizzonte magnifica.
Piacevole e appagante in qualsiasi stagione dell’anno, “ogni momento è quello buono” per assaporare la qualità
e il prestigio di questi luoghi.

S1 non vi deluderà mai e sarà entusiasmante dall’inizio alla fine.