Cerca

Yesnaby (Scozia – Orcadi)
camminando per ore su uno stermianto campo erboso, isolati dal mondo, tra erica e fiori, sopra scogliere
a strapiombo sull’oceano, con panorami e scenari incantevoli: un percorso di trekking molto molto panoramico

yesnaby


Località di partenza:
Yesnaby 0 m. (Scozia – Orcadi)

Punto di arrivo: Black Craig – Obesravtion Point 0 m.
Quota di partenza: 0 m.
Quota di arrivo: 0 m.
Dislivello: 0 m.
Posizione: sulla costa occidentale delle Isole Orcadi

 Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 2h 30 minuti da Yesnaby al faro Black Craig Obersvation Point; stessa tempistica per il ritorno
Periodo: tutto l’anno (ma attenzione alle forti raffiche di vento)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: nessuna indicazione

Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Yesnaby è un posto magnifico, difficile da descrivere, perché è talmente bello e talmente vario che non sai da
dove incominciare a raccontare.
Non conoscendo bene il luogo, abbiamo impostato su google maps il nome della località Yesnaby.
Tramite una strada secondaria, stretta e asfaltata, giungerete a un piccolo parcheggio, fronte Mare del Nord,
dov’è possibile lasciare l’auto.
Questo parcheggio ai tempi della seconda guerra mondiale, era un’area di addestramento militare,
ora rimangono dei resti di edifici bellici.
La nostra escursione è durata in totale 5 ore tra andata e ritorno.
Per tutto il percorso di andata, abbiamo mantenuto l’oceano alla nostra destra.
Dopo cinque minuti di cammino, prenderete un sentiero, si oltrepassa un ponticello in legno con alcuni gradini.
Da li in avanti sarà un susseguirsi di spettacolari panorami.

Appena superato il ponticello, girate a destra per salire il piccolo e verdissimo promontorio denominato
Brough of Bigging, dal quale potrete ammirare panorami in ogni direzione.
Ma è proseguendo il cammino (sempre tenendo alla vostra destra il mare), che Yesnaby vi regalerà cliffs straordinarie,
con grotte naturali create dalla risacca del moto ondoso e il meraviglioso Castle Rock un faraglione,
modellato in centinaia di anni dall’oceano.
Alla base di Castle Rock, vedrete un arco naturale, creato dalla natura in chissà quanti anni e in chissà quali condizioni.

A Yesnaby si cammina tanto, ma non ci si stanca mai, perché si ha sempre voglia di vedere qualcosa di nuovo:
cosa ci sarà dopo questa scogliera, cosa ci sarà dopo quell’altra………e così per ore.
Il percorso è quasi tutto pianeggiante, su manto erboso, immersi nell’erica e nei fiori.
In questo posto, ho provato un senso di libertà estremo: da una parte il mare che si perde per immensità e grigiore,
dall’altra infiniti prati, con qualche fattoria in lontananza e puntini bianchi di pecore sparse qua e là.
Silenzio totale, ma con la costante compagnia del vento che non smette mai di soffiare. 
Profumi, colori e gabbiani saranno i vostri compagni di viaggio.
Attraverserete corsi d’acqua dolce (probabilmente ferruginosa, perché di colore rossastro), che si trasformano
in cascate cadendo dagli strapiombi direttamente in mare.
Tenendo sempre il mare alla vostra destra, a un certo punto, non esisterà più il sentiero, ma il cammino è agevole
e avviene su erba bassa.
Serve come in tutte le situazioni il buon senso.
Non tenetevi mai sul bordo (anche se la voglia di guardare sotto è forte), il prato finisce nel vuoto più totale.
Non esistono protezioni di nessun tipo e una eventuale caduta SARA’ FATALE.

Non è un luogo pericoloso, ma necessita di attenzione e trascorrerete una giornata magica che resterà
per sempre nel vostro cuore.
Qui si apprezza la bellezza selvaggia della natura in tutta la sua ampiezza.
Copertura cellulare completamente assente.
Portate con voi acqua e cibo, scarponcini da trekking e macchina fotografica.
Noi abbiamo camminato fino a raggiungere una casetta di cemento denominata Peerie Tower.
E’ un posto di avvistamento e di controllo, credo della guardia costiera.
Non resterete mai delusi, le cliffs si susseguono una dopo l’altra con tutta la loro maestosità e diversità. 
Tra le immensi pareti a picco sul mare, nidificano migliaia di uccelli che sfidano i venti e
veleggiano tra il mare e le rocce.
Yesnaby è una delle escursioni più belle che abbiamo fatto.
Nel nostro caso (mese di agosto), la giornata è stata grigia con vento.
Posto di grande fascino.
Abbiamo trovato la pioggia solo in fase di rientro al parcheggio.
Alcuni consigli:
 – da evitare in caso di forte vento;
– i corsi di acqua dolce che attraverserete, hanno rocce molto scivolose, prestate attenzione;
– non tenetevi sui bordi, è facile perdere la percezione di dove finisce l’erba e dove incomincia il vuoto;
– evitate di scalare le rocce che trovate soprattutto nella parte iniziale dell’escursione: sono instabili e il vento
cambia direzione improvvisamente.
Luogo straordinariamente bello !!
Assolutamente da vedere e vivere.

Relazione, fotografie e video di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj


Note: lunga escursione di trekking che richiede attenzione.

Il percorso non è difficoltoso, ma è necessario mantenersi lontani dal borgo delle scogliere, perchè oltre ad essere
privo di qualsiasi protezione, è difficile capire dove finisce il manto erboso e dove inizia il vuoto.

Paesaggio molto particolare, emozionante, selvaggio, senza nessuno.
Crepacciate improvvise tra le rocce: procedere con cautela.