A Yesnaby si cammina tanto, ma non ci si stanca mai, perché si ha sempre voglia di vedere qualcosa di nuovo:
cosa ci sarà dopo questa scogliera, cosa ci sarà dopo quell’altra………e così per ore.
Il percorso è quasi tutto pianeggiante, su manto erboso, immersi nell’erica e nei fiori.
In questo posto, ho provato un senso di libertà estremo: da una parte il mare che si perde per immensità e grigiore,
dall’altra infiniti prati, con qualche fattoria in lontananza e puntini bianchi di pecore sparse qua e là.
Silenzio totale, ma con la costante compagnia del vento che non smette mai di soffiare.
Profumi, colori e gabbiani saranno i vostri compagni di viaggio.
Attraverserete corsi d’acqua dolce (probabilmente ferruginosa, perché di colore rossastro), che si trasformano
in cascate cadendo dagli strapiombi direttamente in mare.
Tenendo sempre il mare alla vostra destra, a un certo punto, non esisterà più il sentiero, ma il cammino è agevole
e avviene su erba bassa.
Serve come in tutte le situazioni il buon senso.
Non tenetevi mai sul bordo (anche se la voglia di guardare sotto è forte), il prato finisce nel vuoto più totale.
Non esistono protezioni di nessun tipo e una eventuale caduta SARA’ FATALE.