Crocione del Monte San Martino 1.046 m. – Sentiero Silvia –
(Italia – Lecco)
dalla croce di vetta si apprezza il panorama sull’intera Città di Lecco, sul Lago di Como, di Garlate e di Annone.
Bisogna aiutarsi con le mani per superare alcuni semplici salti di roccia, che tuttavia sono poco impegnativi e privi di esposizione.
Luogo piuttosto frequentato

Località di partenza: Frazione Rancio (Lecco) 375 m.
Punto intermedio: Cappella del San Martino, dedicata alla Madonna del Carmine 746 m.
Località di arrivo: Crocione del Monte San Martino 1.046 m.
Lunghezza percorso: circa 8 km
Dislivello: circa 671 m.
Posizione: montagna che fa parte del Gruppo delle Grigne, famosa per vie ferrate e percorsi di trekking
Difficoltà: E / EE [scala livelli difficoltà]
“E” il tratto compreso dalla Frazione Rancio alla Cappella del San Martino
“EE” il tratto compreso dalla Cappella del San Martino fino alla croce di vetta
Ore: circa 2h in andata, e circa 1h 1/2 al ritorno
Periodo: da metà marzo a inizio novembre, in assenza di ghiaccio e neve, sconsigliato in caso di pioggia
Segnavia n°: seguire i “tre pallini rossi”
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
Dalla croce di vetta del Monte San Martino, si abbraccia l’intera città di Lecco e la parte terminale del Lago di Como,
oltre al Lago di Garlate e al Lago di Annone.
Nelle giornate più terse è possibile individuare all’orizzonte la pianura che si estende verso Milano.
Escludendo la salita tramite la ferrata, è il “Sentiero Silvia” che ci ha accompagnato fin sulla cima, accanto alla croce.
Percorso classificato come EE, in quanto, dopo la Cappella del San Martino, dedicata alla Madonna del Carmine
(più o meno a metà del tracciato), incomincia il tratto più impegnativo che richiede l’utilizzo delle mani per risalire
una serie di roccette poste in successione una dopo l’altra.
Alcune catene fisse, agevolano la salita, che tuttavia resta sempre sicura, e priva di tratti con esposizione.
Meta parecchio frequentata, noi preferiamo luoghi “più defilati”, dove si resta a “tu per tu” nel silenzio e nella straordinaria
solitudine della montagna.
Incomincia qui il racconto di un viaggio che ci farà “volare” sopra la Città di Lecco.

In una calda e assolata giornata di metà maggio, abbiamo raggiunto Lecco, per poi giungere in auto fino al
rione / frazione Rancio, dove si parcheggia.
I posti disponibili non sono molti, il consiglio è quello di arrivare sul presto la mattina, prima che vadano a esaurirsi.
Ci sono più punti di partenza per il trekking di oggi.
Noi dalla frazione Rancio, abbiamo preso via Paradiso: una strada asfaltata che in salita si inerpica con una decisa
pendenza e ci fa prendere rapidamente quota.
Dopo circa 15 minuti si giunge nei pressi di una sbarra di ferro che superiamo.
Il tratto asfaltato termina qui e incomincia una poderale che dopo pochi metri si trasforma in un sentiero che si inoltra
all’interno di una fitta boscaglia.
Alla nostra sinistra avremo per un breve tratto le reti anti frana che proteggono l’abitato di Lecco, mentre alla nostra destra,
troviamo un paio di sentieri che non bisogna prendere, proseguendo dritti fino a giungere a un bivio, segnato
dalla raffigurazione di una madonnina.
Qui giriamo a destra andando a risalire il sentiero, seguendo le indicazioni per il Rifugio Piazza.
La scritta “L’è dura” che troviamo sopra una pietra, annuncia l’inizio del tratto che ci porterà a completare i circa 700 m.
di dislivello previsti.
Ma in realtà, è tutto ben “spalmato”, e non abbiamo trovato particolarmente impegnativa l’ascesa
al Crocione del Monte San Martino.
Lungo tutta la tratta, sono sparsi un pò ovunque i segnavia, (in questo caso formati da tre pallini rossi disposti a triangolo),
che soprattutto nei tratti rocciosi che troveremo più avanti, permettono di orientarsi senza difficoltà.
A nostro avviso servirebbe aggiungere qualche cartello in più, perchè la destinazione di oggi
“Crocione del Monte San Martino”, non l’abbiamo trovata scritta praticamente da nessuna parte, salvo qualche piccola
(e rara) freccia posta oltre la metà del sentiero.








Dopo circa 50 minuti di salita attraverso il fitto bosco, con un tracciato che alterna brevi tratti di gradini ricavati nella roccia,
a tratti sterrati, si arriva alla chiesetta di San Martino, dedicata alla Madonna del Carmine.
All’interno della Cappella, si trovano alcune foto e ricordi.
L’ambiente è semplice e pulito, e sbirciando dalle due piccole finestre ricavate nel muro perimetrale,
si vede una parte del paesaggio.
La chiesetta è posta su una terrazzina, dove si apre una balconata meravigliosa su Lecco e sul Lago di Como.
Alcune panche in legno, permettono di sedersi e ammirare un panorama molto gradevole, ma che è solo un assaggio
di cosa troveremo una volta arrivati a destinazione.
Dopo una sosta, riprendiamo l’ascesa.
Si passa alla destra della chiesetta, dove un cartello indica la direzione da seguire: “Sentiero Silvia”,
che è la via più rapida per arrivare alla vetta.




Inizia qui la parte più “impegnativa” del percorso, dove per un certo tratto, non si segue un sentiero vero e proprio,
ma si risalgono delle zone rocciose, dove è necessario l’uso delle mani per aiutarsi nella progressione.
Alcune catene fisse agevolano la risalita.
L’ottimo lavoro di segnalazione, con i bollini rossi, permettono un facile orientamento.
Non preoccupatevi, non c’è nulla di complesso, si tratta di una semplice arrampicata, peraltro mai esposta,
e facilmente superabile.
La dovuta attenzione consente in circa 20 minuti di oltrepassare il salto roccioso, che sconsigliamo in caso di pioggia
o neve e ghiaccio.
Uno sguardo verso l’alto e si individua la croce di vetta, ancora un pò di distante, ma in avvicinamento.
Uno sguardo a sinistra, ci apre il panorama con vedute splendide verso il Lago di Como in direzione di Bellagio.
Superato il primo tratto roccioso, si ritorna a salire all’interno del bosco, per poi affrontare l’ultimo tratto attrezzato con catene,
anch’esso facilmente superabile e infine, ecco comparire quasi all’improvviso la croce di vetta.
In circa 50 minuti dalla chiesetta, abbiamo così raggiunto la cima del Crocione del Monte San Martino 1.046 m.








Il terrazzino sul quale è “posata” la croce di vetta in metallo, si affaccia e sovrasta l’intera città di Lecco che troviamo
ai nostri piedi, circa 700 m. più in basso, abbracciando ogni suo quartiere.
Ben visibili il Lago di Garlate, il Monte Barro e il Lago di Annone, oltre che la parte terminale del Lago di Como.
Nelle giornate più terse, si individua la pianura che si estende verso Milano.
Le pareti verticali del Monte San Martino, si innalzano direttamente dalla città di Lecco.
Una panca in legno permette di sedersi e apprezzare questo panorama.
Il libro di vetta, lo trovate custodito in una scatola di metallo, saldata alla ringhiera di protezione della terrazza.
A differenza di molti altri luoghi che abbiamo frequentato e documentato all’interno del nostro sito, quella di oggi
è una meta molto affollata, dove non è sempre facile trovare il silenzio e la pace che si ricerca e che generalmente
ci ha abituato la montagna.
Qui, sul terrazzino, bisogna fare quasi a turno per potersi sedere.
Il nostro consiglio è quello di evitare – se possibile – i giorni festivi.
E’ un’escursione che suggeriamo a chi ricerca degli ottimi punti panoramici, ma senza allontanarsi troppo dalla città.




Dopo una pausa e dopo aver apprezzato il panorama, abbiamo intrapreso il percorso di discesa,
che è lo stesso affrontato in salita.
Si chiude così una giornata trascorsa sulle alture di Lecco, da un punto panoramico, che permette di avere
“sotto controllo” l’intera città.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj

Note: 700 m. di dislivello che si completano in circa 2h di salita.
Il “Sentiero Silvia”, non è particolarmente impegnativo, ma richiede attenzione nel tratto compreso tra
la Cappella del San Martino e la croce di vetta, dov’è necessario l’uso delle mani per superare alcuni salti di roccia.
Non segnaliamo tratti esposti, inoltre la presenza di catene agevolano la progressione, particolarmente utili in caso
di terreno umido o con pioggia.
Dalla croce di vetta, si “abbraccia” l’intera Città di Lecco.
Luogo piuttosto frequentato.