Cerca

Eremo di San Zeno 1.025 m. (Italia – Valle Intelvi – Cerano d’Intelvi)
piccolo paradiso di pace, facilmente raggiungibile, attraversando un fitto bosco di castagni che da Casasco d’Intelvi
conduce sulla cima del Monte Augario dov’è ubicato da oltre 1000 anni questo eremo

Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi


Punto di partenza:
Casasco d’Intelvi 822 m.

Punto intermedio: Pian delle Alpi 935 m.
Punto di arrivo: Eremo di San Zeno 1.025 m.
Dislivello complessivo: circa 203 m.
Tempo impiegato: 1h 05 minuti in andata e stessa tempistica al ritorno
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Periodo consigliato: tutto l’anno (previa attenta verifica delle eventuali condizioni di innevamento)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia n°: ==
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Se state cercando un trekking semplice e rilassante, non particolarmente frequentato, ma al contempo
piacevole e panoramico, il tracciato di avvicinamento all’Eremo di San Zeno (costruito qui oltre 1000 anni fa),
potrebbe fare al caso vostro.

Poco più di un’oretta per arrivare sulla cima del Monte Auragio, dal quale si apre una vista niente male su un ramo
del Lago di Como, sulle montagne che lo circondano e sui tanti paesini sparpagliati tra le colline e lungo i pendii.

Nel nostro caso, i colori autunnali, di una stagione già inoltrata da diverse settimane, hanno reso l’escursione di oggi
decisamente “colorata” e pittoresca.

Bentornati nella Valle d’Intelvi.

Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi

In breve, ecco come arrivare fino qui.
In auto tramite la strada statale SS340 che lambisce la sponda occidentale del Lago di Como, bisogna raggiungere
il paese di Argegno e successivamente addentrarsi nella valle andando in direzione di Casasco d’Intelvi.

Il punto di partenza dell’escursione all’Eremo di San Zeno, si trova all’interno di un fitto bosco, lungo il tratto
di strada provinciale denominata via Loreto che da Casasco d’Intelvi conduce a Erbonne.

La strada asfaltata, è piuttosto stretta, in particolare quando si passa tra le case dei paesi, con una larghezza
della careggiata poco superiore ai 2 m.

Ci troviamo nel pieno della Valle d’Intelvi, in provincia di Como, quasi sulla linea del Confine di Stato con la Svizzera.
Abbiamo parcheggiato in uno spiazzo a bordo strada, poco dopo il cartello di Casasco d’Intelvi.
Infatti è proprio accanto al cartello che, sulla sinistra, si dirama la strada poderale che bisogna prendere
per raggiungere l’eremo.

(volendo è possibile proseguire e parcheggiare nell’area di sosta del Pian delle Alpi, che dista qualche minuto dal punto
dove noi abbiamo lasciato noi l’auto).

Ci si addentra fin da subito in un bosco di castagni, su un terreno formato da un tappeto infinito di foglie.
In circa 10 minuti si arriva a Pian delle Alpi, dove troviamo una costruzione rurale in pietra, da poco ristrutturata,
grazie anche al contributo di fondi europei.

L’eremo è visibile all’orizzonte fin da subito, e sbuca solitario sopra il cucuzzolo del Monte Auragio.

Casasco d'Intelvi
sentiero Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
sentiero Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
sentiero Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi

Dal Pian delle Alpi, si prosegue seguendo l’ampia poderale, lungo la quale troviamo delle grosse croci in legno,
che rappresentano le stazioni della Via Crucis e sono state realizzate con traversine ferroviarie ad opera
dei gruppi Alpini valligiani.

Il tracciato è semplice, facilmente intuibile e le varie indicazioni confermano la correttezza del percorso che stiamo seguendo.
Si transita a piedi all’interno di lunghi “tunnel” di piante, di questo bosco incantato, con i colori delle foglie particolarmente
accesi e dove il giallo e il marrone nella stagione autunnale, sono le tinte predominanti.

sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi
sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi
sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi
sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi
sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi

Il continuo sali scendi, ci “culla” lungo questo trekking, mai faticoso e che prevede un tratto di salita solo nella parte finale,
dopo la croce numero 9, e dove per pochi metri, troveremo un battuto in cemento che agevola la progressione,
permettendo di non scivolare.

Un’oretta di cammino e circa 180 m. di dislivello, ed ecco che davanti ai nostri occhi, quasi all’improvviso compare l’eremo,
un gioiello storico spirituale della Valle d’Intelvi.

Una costruzione in pietra con il suo campanile, isolata da tutto e da tutti, nella tranquillità più assoluta.
Pensate che questa chiesa è stata costruita poco prima dell’anno 1000 ed è la più antica della valle.
Inizialmente l’edificio aveva la facciata dipinta di rosso, nel corso degli anni fu abbellita da stucchi, volte, nicchie e statue
e fu custodita da monaci eremiti.

La sua storia millenaria mascherata all’interno delle sue mura, ha da sempre rappresentato meta di devozione
per tutte le valli circostanti.

Nell’anno 1956 l’eremo fu colpito da un rovinoso fulmine, con conseguente crollo del tetto e del campanile.
Rimase ridotto in macerie fino al 1996, quando il “Comitato Pro San Zeno una chiesa per il 3° Millennio”, iniziò a ricostruirlo,
con l’ambizioso progetto e obiettivo di restituire questo antico luogo di culto alla vallata.

Impresa perfettamente riuscita.
Nel mese di agosto, si tiene la tradizionale festa locale.
Il panorama, è visibile solo una volta arrivati nei pressi dell’Eremo, in quanto come accennato sopra, l’intero percorso
si snoda all’interno del fitto bosco.

La chiesa è circondata da un prato e da una piccola recinzione, e per accedere al parco che l’accoglie, bisogna aprire
un cancello che va poi richiuso.

Un tavolo con due panche in legno e un piccolo gazebo, permettono una sosta rilassante.
Grazie alla sua posizione privilegiata, dall’Eremo di San Zeno, si ammira una vista particolare sul Lago di Como,
sull’isola Comacina, la Penisola di Lavedo, e la biforcazione di Bellagio.

Attorno tutte le montagne che qui sul Lago di Como, hanno la caratteristica di scendere ripide direttamente
nelle acque del lago.

All’orizzonte le vette e le linee di cresta delle montagne locali, che si “mischiano e si confondono in un piacevole
ingarbugliamento” con quelle svizzere.

Vi riporto qui sotto qualche scatto di questa zona isolata e fiabesca.

Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi
Eremo di San Zeno - Valle d'Intelvi

Il percorso di rientro avviene sulla stessa traccia seguita all’andata.
Oggi, complice un autunno inoltrato, i colori particolarmente “caldi”, hanno reso questa escursione piacevole e rilassante,
avvenuta lungo tutta la tratta, su un tappeto infinito di foglie e ricci caduti dai tanti castagni.

Immersi nel pieno della Valle d’Intelvi, abbiamo apprezzato un trekking semplice che ci ha accompagnato e permesso
di scoprire uno dei tanti gioielli custoditi all’interno delle vallate del nostro paese.

Il punto panoramico che si trova raggiungendo l’Eremo di San Zeno, immerso nel silenzio, con la vista sul lago e sulle montagne,
permette di assaporare la pace e il relax di questo luogo.

Unica nota negativa è la porta chiusa, che non ha permesso l’accesso all’interno dell’eremo.
Valuterei almeno in giornata di permettere la visita, anche a chi come noi, avrebbe voluto documentare in modo
più approfondito alcuni dettagli che, al contrario, ci sono mancati.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj

sentiero eremo di san zeno - valle d'intelvi
eremo di san zeno - valle d'intelvi
eremo di san zeno - valle d'intelvi


Note: semplice escursione di trekking, che in circa un’ora di cammino, partendo da Casasco d’Intelvi,
permette di raggiungere la chiesa arroccata sulla cima del Monte Auragio.

Il percorso avviene per quasi tutta la tratta all’interno di un fitto bosco di castagni.
L’Eremo di San Zeno è stato costruito oltre 1000 anni fa, e fortemente danneggiato nel 1956 da un fulmine.
La parte crollata è stata ricostruita nel 1996, ed è tornata ad essere quello che è sempre stato:
un piccolo paradiso di pace, facilmente raggiungibile.