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Marwick Head (Scozia – Orcadi)
maestose cliffs che sfidano il vento perenne e le tempeste invernali, tra fattorie, oceano e tanta campagna

marwich head scozia orcadi


Località di partenza:
Baia di Marwick
Località di arrivo: cliffs di Marwick Head
Dislivello: 40 m.
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
attenzione alle pareti rocciose a strapiombo sull’oceano
Periodo: tutto l’anno (attenzione alle violente e improvvise raffiche di vento)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

 

Meraviglioso sentiero lungo la costa, che sale dolcemente sulle cime delle Cliffs e che vi permetterà di
ammirare scogliere a picco sull’oceano e tutta la baia fino all’isolotto di Brough of Birsay.
Noi abbiamo parcheggiato l’auto nella baia di Marwick, che si raggiunge facilmente tramite l’aiuto di google maps o
seguendo le indicazioni che si trovano lungo la strada statale B9056.
Il parcheggio è piccolino, ma troverete sempre posto, perché una delle caratteristiche positive di questi luoghi è
la totale assenza di affollamento.
Dal parcheggio, non vedrete le cliffs, bisogna tenere il mare alla sinistra e procedere lungo un sentiero erboso
che costeggia da un lato l’insenatura rocciosa, e dall’altro prati (che si perdono a vista d’occhio), di allevamenti di bovini.
Il sentiero sale in modo graduale, non è per nulla faticoso ed è piacevole da percorre a piedi.
Man mano che si sale, il mare (che prima era al nostro fianco), lo incominciamo a vedere ai nostri piedi.

Il vento è di casa, vi accompagnerà per tutto il tragitto (così com’è stato per le nostre escursioni a
Yesnaby e Brough of Birsay).
Noi abbiamo trovato una giornata di sole, ma qui il tempo cambia molto rapidamente e spesso si passa
dalle nuvole e nebbia fitta, al sereno e viceversa.
Durante la salita, inizierete a scorgere una torre che più si sale e più prende forma.

Questa torre è stata costruita nel 1926 nel punto più alto delle cliffs.
Si chiama Kitchener’s Memorial, e ricorda una nave che nel mese di ottobre del 1916, sprofondò in mare con
centinaia di persone a bordo a causa di una mina tedesca.
Intorno alla torre, sono riportati tutti i nomi delle persone tristemente scomparse.
Il panorama e la vista sono di una straordinaria bellezza, vi consiglio di guardare il video che ho pubblicato
e che trovate in questa pagina.

Parliamo di scogliere alte decine di metri, con grotte e anfratti, abitate da centinaia di uccelli che nidificano e si
riproducono tra gli spazi di queste maestose rocce.
Il manto erboso vi accompagnerà per tutto il tragitto e troverete molte lepri selvatiche a poca distanza da voi.
Mi è capitato più volte di fermarmi per apprezzare il silenzio e non sapere dove guardare tant’è la bellezza
di questo luogo.
Dal parcheggio alla torre, si arriva in circa 20 minuti di camminata.
E’ possibile proseguire e raggiungere a piedi la baia di Brough of Birsay, un altro luogo meraviglioso.
Tuttavia, consiglio di dividere le due escursioni in due giornate differenti.
Un giorno per Marwick Head e un secondo giorno per Brough of Birsay, della quale trovate una
relazione dettagliata in questo sito.
Qui, come in altri posti, non tenetevi mai sul bordo delle scogliere, anche se la tentazione di guardare oltre è forte.
La roccia è frastagliata, e spesso il manto erboso finisce nel nulla ed è facile perdere la percezione
tra la terra ferma e il vuoto improvviso.
Considerate di avere almeno due metri di margine dal bordo e in caso di vento forte, dovrete stare molto più lontani.
E’ difficile descrivere tanta bellezza, tanta natura selvaggia.
Vi lascio alle fotografie e al video che ho realizzato.
Buona visione, se potete andateci, non resterete delusi.

Relazione, fotografie e riprese di: Michele Giordano, Gaia Giordano e Andreina Baj


Note:
giro di trekking che vi porterà ad ammirare scenari sul Mare del Nord che vi incanteranno.
Sarete sulla sommità di scogliere con pareti alte decine di metri e, laggiù, in basso, le onde del mare che
con la loro risacca avanzano e ritornano con il moto perpetuo.
Gabbiani che sfidano i venti con evoluzioni indescrivibili, contro qualsiasi regola di equilibrio e stabilità.
Alle vostre spalle campagne infinite, distese di prati, silenzio, pace, vento.
Andateci per capire bene di cosa stiamo parlando.