Monte Isola 187 – 600 m. – giro ad anello (Italia – Lago d’Iseo)
tra borghi, piantagioni di ulivi, sentieri, porticcioli, insenature, castelli e isolotti: un trekking ad anello da favola,
mai faticoso, sempre molto vario come paesaggio, ambiente, emozioni.
Monte Isola, nel mezzo del Lago d’Iseo, merita di essere esplorata sotto tutti i suoi aspetti

Località di partenza: Peschiera Maraglio 186 m. (Monte Isola)
Punto di arrivo: Peschiera Maraglio 186 m. (Monte Isola)
1° Punto intermedio: Sensole 185 m.
2° Punto intermedio: Siviano 262 m.
3° Punto intermedio: Carzano 189 m.
Quota di partenza: 186 m.
Quota di arrivo: 186 m.
Dislivello: circa 120 m.
Posizione: nel mezzo del Lago d’Iseo
Difficoltà: E [scala delle difficoltà]
Ore: 3h per il giro ad anello completo di Monte Isola, per un totale di circa 9 km di percorrenza
Distanza: 9 km
Periodo: tutto l’anno
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Segnavia: ==
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli
A piedi o in bicicletta.
Queste sono le uniche due possibilità che avrete a disposizione per percorrere i 9 km di strada che completano
il perimetro attorno a Monte Isola.
Da sempre, qui, le automobili sono state bandite, ad eccezione dell’ambulanza, della macchina del medico,
del parroco e dei vigili del fuoco.
Ma un luogo così bello e così caratteristico, è da esplorare, da scoprire, da conoscere e da visitare, passeggiando
lungo l’unica strada che ruota attorno all’isola.
Sono possibili svariate deviazioni che permettono di inoltrarsi nell’entroterra.
Attraverserete antichi borghi, camminerete lungo romantiche stradine che costeggiano le acque del Lago d’Iseo.
Lambiremo due piccole isole: l’Isola di San Paolo a sud e l’Isola di Loreto a nord.
Passeremo accanto a una rocca, scenderemo nella “baia del silenzio”, visiteremo piccoli porticcioli frequentati
dalle barche dei pescatori….
Oggi, vi accompagniamo e vi faremo scoprire i dettagli dell’isola più alta di tutti i laghi europei.
Un giro grandioso, all’interno di una delle meraviglie che sono custodite nel nostro paese.
Prendete qualche minuto del vostro tempo, per leggere il nostro racconto, andando a scoprire insieme alcuni
dettagli di questo posto incantevole.



Monte Isola è raggiungibile solo in traghetto.
I punti di partenza dai vari paesi della costa, per raggiungere Monte Isola, sono almeno sei.
Per nostra comodità logistica, siamo partiti da Sulzano, dove in meno di cinque minuti, il traghetto raggiunge Monte Isola,
attraccando al pontile del paese di Peschiera Maraglio.
Inizia qui, in questo paese di pescatori, da sempre legato all’acqua, il giro di trekking ad anello che vi proponiamo,
(nel nostro caso), andando in senso orario.
Oggi ci troviamo nel centro del Lago d’Iseo, su quest’isola abitata da circa 1.800 persone, che si possono spostare
solo con la motocicletta o con un autobus a 30 posti, che svolge il servizio di collegamento tra le frazioni.
Peschiera Maraglio, come dice il nome, è un luogo di pesca e di pescatori.
E’ il paese più vicino alla terra ferma: 800 metri di lago lo separano da Sulzano.
Peschiera si presenta come una lingua di terra sull’estremità sud-est dell’isola, completamente occupata dalle case
strettamente addossate le une alle altre.
Le costruzioni sono separate da stretti vicoli che portano al lungolago.
Il paese riflette nella sua struttura la storia dei pescatori, il loro sistema di vita, la loro organizzazione sociale.
La barca, le reti e gli attrezzi per la pesca, sono ancora in mostra in alcuni cortili.
Sotto alle volte degli stretti vicoli, si individuano facilmente le tre attività specifiche di questo luogo:
la pesca, la costruzione delle barche e la fabbricazione delle reti.
Gli artigiani di questo settore continuano la produzione delle barche in legno, nei due cantieri del paese.
Negli stretti vicoli, uniti spesso da archi e scale esterne, si evidenzia un vivere quotidiano svolto nello spazio collettivo,
dove il lago è sempre stato luogo di lavoro e di relazioni.
Percorrendo il lungolago, abbiamo attraversato in pochi minuti Peschiera Maraglio, che con i suoi locali posti sulla riva,
rendono particolarmente accogliente il paese.
I fitti boschi di ulivi, hanno ispirato nei secoli pittori, poeti e fotografi.
E’ particolarmente suggestiva la via che stiamo percorrendo e che collega Peschiera Maraglio a Sensole
(la nostra prossima tappa), conosciuta come la “Strada degli Ulivi”, da sempre meta di passeggiate romantiche.
Un percorso che si sviluppa in piano e che lambisce le acque del Lago d’Iseo.
In questa stagione primaverile, sono molte le coppie di anatre e di svassi, che portano a spasso i piccoli nati da pochi giorni.
Si arriva così, in tutto relax, al borgo di Sensole, che deve la fama al suo clima, poiché sorge in un’insenatura
sempre soleggiata, dove “il bosco degli ulivi” lambisce l’acqua.
Il porticciolo, di fronte all’Isola di San Paolo, il Castello sovrastante, gli ulivi, i limoni, gli alberi di mimosa che crescono
dai piccoli e fioriti giardini sull’uscio di casa, caratterizzano questo minuscolo insediamento, ancora oggi considerato
uno dei luoghi più romantici dell’isola.
Davanti a Sensole, troviamo l’Isola San Paolo, dov’è nato e dove si è sviluppato il convento, sopra questo isolotto
considerato per molto tempo uno scoglio deserto e abbandonato.
Dopo varie vicissitudini nel corso dei secoli, il convento si è progressivamente spopolato e l’isola è restata disabitata
per quasi un secolo.
Solo successivamente, dopo diversi cambi di proprietà, venne costruito il piccolo castello, a oggi utilizzato come
casa per villeggiatura.
L’isola è diventata di proprietà privata della famiglia Beretta (l’azienda produttrice delle omonime armi).
Purtroppo non è visitabile, ma la nostra impressione è che sia un altro gioiello.








Come accennato, una delle particolarità di Monte Isola, sono gli oltre 15.000 ulivi, che qui rappresentano “l’oro verde”.
In questa zona, la raccolta delle olive è particolarmente difficoltosa, per via della morfologia del luogo.
Infatti gli alberi di ulivo, nella maggior parte dei casi, sono abbarbicati su terrazzamenti irti e scoscesi.
Le olive, una volta raccolte, vengono deposte in casse e trasportate al frantoio, detto la “masna de l’isola”,
per la relativa lavorazione.
Oltrepassato il borgo di Sensole, il tracciato di trekking prosegue in direzione del prossimo paese: Siviano.
Ma prima di arrivare a Siviano, noi consigliamo (seguendo le indicazioni), una breve deviazione alla Rocca di Martinengo,
raggiungibile in circa 10 minuti dopo aver abbandonato la strada perimetrale che stiamo percorrendo.
Una strada poderale secondaria, che attraversa gli uliveti, ci ha accompagnato fin sotto questo castello.
La Rocca Martinengo di Monte Isola, è posta in un punto strategico di osservazione, poiché domina tutta la zona
sud orientale del lago.
Costruita nel 13° secolo, aveva la funzione come residenza fortificata, di controllare un’ampia parte del lago
e soprattutto la sponda bergamasca.
La struttura, ha due torri semicircolari sugli angoli nord ovest e nord est, e una torre cilindrica all’interno.
Abitato, abbandonato e restaurato più volte nel corso dei secoli, durante la seconda guerra mondiale divenne
un punto fisso di avvistamento del lago, presidiato da un gruppo di soldati.
L’ultimo restauro è avvenuto nel 1960, dagli attuali proprietari.
La pace e la tranquillità di questo luogo è totale.
Pensate che quando abbiamo raggiunto il prato sottostante la rocca, abbiamo visto saltare nel prato diverse lepri,
“disturbate” dal nostro passaggio.
Nei pressi della Rocca, vi consigliamo di percorrere il “Sentiero Didattico” nato con l’idea di realizzare un percorso
tematico che offra l’opportunità di conoscere il territorio e l’ambiente dell’isola, in maniera più approfondita e specifica.
In questo modo è possibile apprezzare queste zone, non solo per l’indiscusso valore paesaggistico, ma anche per
le caratteristiche ambientali e le testimonianze storico architettoniche presenti.






Siviano è la prossima meta di questo entusiasmante tracciato di trekking che si sviluppa attorno all’intero perimetro dell’isola.
Il centro storico è una via rettilinea sulla quale si affacciano le antiche case, quasi tutte addossate le une alle altre,
separate solo da piccole e strette vie, di cui alcune a gradinate.
La Torre Martinengo a base quadrata posta accanto al municipio, è il simbolo del paese.
Il percorso in breve ci porterà a Carzano, l’ultimo borgo prima di fare ritorno a Peschiera Maraglio, nostro punto di partenza.
Lungo la strada tra Siviano e Carzano, nella zona a nord di Monte Isola, troviamo l’Isola di Loreto, anch’essa
di proprietà privata.
Nel lontano passato, l’Isola di Loreto è stata abitata dalle suore dentro a un convento.
Successivamente venne costruito un castello, con attorno un magnifico parco di conifere e il suo porticciolo,
accessibile da un’insenatura.





Il piccolo Borgo di Carzano con il suo porticciolo con una quindicina di posti barca, e le strette vie, colorate
con decine di vasi di fiori, noi l’abbiamo trovato particolarmente accogliente.
Qui, ogni 5 anni (da oltre un secolo 1/2), si rinnova una antica tradizione, con la festa di Santa Croce, che dura per 4 giorni,
con tanto di fiori, luminarie, spari di cannone e processioni.
L’origine della festa è da riportare alla prima epidemia di colera, quando dopo un lungo e travagliato periodo,
la popolazione ricorse alla porzione del Santa Croce e il morbo, come per incanto cessò.




Da Carzano, Pescheria Maraglio è raggiungibile a piedi in una ventina di minuti, andando così a concludere
l’intero giro ad anello di Monte Isola, che si completa in circa 3 ore di rilassante cammino, per un totale di 9 km
di lunghezza complessiva.
Il nostro consiglio è quello di fare delle deviazioni, per inoltrarsi all’interno dei paesi e raggiungere punti panoramici
e percorsi nel verde, particolarmente piacevoli.
Monte Isola non vi deluderà e vale veramente la pena dedicare uno o due giorni come nel nostro caso, per vivere,
scoprire e apprezzare questo luogo.
Frassini, noccioli, castagni, querce, faggi e infinite piante di ulivi, delizieranno e vi accompagneranno lungo il trekking
che vi abbiamo raccontato.
Ma a Monte Isola, oltre alla produzione per l’olio di oliva, è famosa per il suo salame e per il pesce sott’olio.
I borghi che lambiscono il lago sono: Peschiera, Sensole, Porto di Siviano, Carzano, mentre quelli sparsi sul monte sono:
Novale, Olzano, Masse; a mezza collina Senzano e Cure, quest’ultimo quasi sulla cima dell’isola.
Si conclude così un rilassante giro di trekking, mai faticoso, con dislivello quasi nullo, panorami e ambienti
sempre vari e piacevoli.
Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj

Note: rilassante e appagante trekking ad anello, che in circa 3 ore, permette di compiere il giro completo di Monte Isola.
Si attraversano dei borghi storici, alcuni premiati come tra i “più belli d’Italia”, e poi panorami romantici, ulivi sparsi ovunque,
moltissimi animaletti acquatici, (oggi, nel pieno della stagione primaverile), quasi tutti con i cuccioli al seguito.
Il tracciato offre scorci sempre diversi, e sempre differenti tra loro.
Non ci sono le macchine, ma parecchie moto (unico mezzo di spostamento consentito per i residenti).
Vale la pena deviare dal percorso principale, per qualche “scappatina” nell’entroterra, che non ci ha mai deluso, anzi…..
