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Monte Muggio 1.799 m. (Italia – Alta Valsassina)
tracciato di trekking appagante, e particolarmente panoramico dall’inizio alla fine: è forse uno tra i più belli della zona.
La vista spazia dalla Svizzera al Monte Rosa, dal Lago di Lugano al Monte Legnone, ovviamente passando dal Lago di Como
che non ci abbandonerà mai

monte muggio


Località di partenza:
Alpe Giumello 1.550 m.

Località di arrivo: Monte Muggio 1.799 m.
1° Punto intermedio: Alpe Chiaro 1.533 m.
2° Punto intermedio: Belvedere dell’Alpe Chiaro – panchina gigante
3° Punto intermedio: malga abbandonata (a circa 15 – 20 minuti dalla croce di vetta)
Tipologia del percorso: escursione molto panoramica che avviene principalmente su sentiero
Dislivello: circa 300 m.
Posizione: Alta Valsassina, con partenza dal parcheggio dell’Alpe Giumello
Difficoltà: E [scala livelli difficoltà]
Ore: 1h 30 minuti circa, per la salita dal’Alpe Giumello alla croce di vetta del Monte Muggio
Periodo: tutto l’anno, previa attenta verifica della stabilità dell’eventuale manto nevoso
Attrezzatura richiesta: classica da trekking, necessari i ramponcini da neve per superare in sicurezza
nel periodo invernale, i tratti ghiacciati, presenti sui pendii

Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

 

Il Monte Muggio, è uno dei luoghi più panoramici di tutta la zona del Triangolo Lariano,
con una vista che dalla croce di vetta, spazia a 360° lasciando sbalorditi per tanta infinita bellezza.

Il vostro sguardo si perderà nel cercare di seguire il profilo del Lago di Como, che da qui avrete quasi “raccolto”
tra le vostre mani, per poi “volare” verso le Alpi svizzere, verso il Lago di Lugano, fino ad arrivare al Monte Rosa
e al Monte Legnone.

Un percorso di salita imperdibile, che dall’inizio alla fine e per tutta l’intera tratta, vi accompagnerà con una prospettiva
da poesia e da incanto.

Benvenuti sulle pagine del nostro sito, partiamo adesso alla scoperta e con il racconto di un tracciato di trekking
che merita veramente tanto e permette di essere affrontato in quasi tutte le stagioni dell’anno, salvo con la presenza
di neve, per il pericolo di possibili slavine.

Partiti una mattina presto di inizio maggio in pieno sole, e rientrati avvolti da una fitta nebbia che ci ha riportati
con la memoria a fine novembre, oggi siamo ritornati in zona per salire alla croce di vetta del Monte Muggio.

ometto di vetta monte muggio
strada poderale alpe chiaro
poderale alpe chiaro

Nelle scorse settimane, vi avevamo documentato l’Anello del Monte Muggio, che trovate a questo link:
un tracciato di trekking che ruota attorno alla circonferenza del Muggio e che anch’esso riserva un panorama bellissimo.

Ma oggi siamo voluti salire lungo la linea di cresta, per vedere cosa c’è oltre.
L’Alpe Giumello nel Comune di Casargo, è il punto di partenza di questa escursione, e si trova nell’entroterra
compreso tra il paese di Bellano e il paese di Dervio, sulla sponda orientale del Lago di Como.

Siamo a circa 75 km di distanza da Como e 45 km da Lecco, e l’Alpe è raggiungibile in auto dopo aver percorso
nella tratta finale via Monte Muggio, una lunga e tortuosa strada asfaltata che si inerpica portandovi fino a 1.500 m. di altitudine.

Bisogna lasciare l’auto nell’ampio parcheggio a pagamento dell’Alpe Giumello.
Superando il posteggio e lasciandolo alle nostre spalle, ci si incammina in direzione delle baite dell’Alpe Giumello
e pochi minuti dopo si raggiunge l’Alpe Chiaro (1.533 m.), una minuscola borgata formata da una quindicina di case,
con il loro caratteristico stile rustico, pulite e curate, con la fontanella di acqua di sorgente.

Dall’Alpe Chiaro, la poderale si restringe facendo prendere forma al sentiero, che, in pochi minuti conduce
alla panchina dei giganti Big Bench, posizionata su un pianoro erboso.

Qui la vista, da questa terrazza naturale, è da sogno, e lo sguardo si perde verso l’infinito.
Ai nostri piedi fitte pinete secolari.
Davanti a noi, alzando leggermente lo sguardo verso l’alto, è ben visibile in tutta la sua ampiezza, il primo ramo
del Lago di Como, quello che si inoltra verso Lecco, con l’insenatura di Bellagio.

Sulle sponde, quasi come per incanto, spuntano i vari paesini e i vari borghi, che compongono e arricchiscono
le prestigiose rive.
Spostando lo sguardo verso destra, si individua il secondo ramo del Lago di Como, che semi mascherato tra i ripidi pendii,
si inoltra verso Como.
Il blu scuro delle acque del lago, il verde della vegetazione e l’azzurro del cielo, sono i tre colori principali che compongono
questa cartolina.

Alla nostre spalle, il Lago di Como prosegue andando in direzione di Bellano, Dervio e Colico, con all’orizzonte le Alpi svizzere,
e le loro vette completamente imbiancate.

Altrettanto panoramica la vista in direzione della Grigna, con un accavallamento infinito di vallate che si sovrappongono
una dopo l’altra, e che si intravvedono tra la foschia mattutina.

Alpe Chiaro - Valsassina
Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina
Belvedere - Alpe Chiaro - Valsassina

Dopo una sosta veramente piacevole (e romantica), nei pressi della panchina dei giganti,
(dalla quale ci saremmo fermati ancora a lungo a contemplare l’orizzonte), il sentiero prosegue a mezza costa,
disegnando un traverso su pendio e andando in direzione di Colico.

Si continua per una quindicina di minuti, lungo questo tracciato particolarmente panoramico, arrivando nella zona
di Prà Bolscino 1.530 m.

Qui si trova un cartello che fa deviare nettamente sulla destra, indicando l’arrivo al Monte Muggio in circa 50 minuti.
In realtà a questa tempistica, bisogna aggiungere almeno altri 15 minuti.
Dal cartello, il sentiero abbandona il traverso su pendio e inizia e risalire ripido il versante, su un percorso
che alterna passaggi all’interno di fitte boscaglie, a passaggi in zone prive di vegetazione, portandoci in circa 35 minuti
nei pressi di una malga, dove un’ometto, conferma la correttezza del percorso intrapreso.

Dalla malga, dove si apprezza una vista molto aperta sul lago, si risale la dorsale verso ovest, che conduce in circa 25 minuti
alla croce di vetta del Monte Muggio, la cima che rappresenta il punto di arrivo del trekking di oggi.

Alla nostra destra individuiamo un piccolo laghetto artificiale, utilizzato per abbeverare le vacche, le pecore e le capre.

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Il Monte Muggio con la sua croce di vetta in ferro, segna il confine tra il Comune di Casargo e quello di Bellano
ed è un eccezionale punto panoramico.

Da qui la visuale è dominata principalmente da tre elementi: il Monte Legnone, 2.609 m., la Grigna 2.410 m.
il Lago di Como e il Lago di Lugano, con lo sfondo del Monte Rosa.

La vista sull’Alta Valsassina, che abbiamo assaporato dalla panchina dei giganti, qui è ulteriormente amplificata. 
Guardando verso il basso, individuiamo il parcheggio dell’Alpe Giumello e un impianto di risalita, (purtroppo) dismesso,
in quanto le scarse precipitazioni nevose e l’esposizione al sole, limitano a un periodo troppo breve l’utilizzo di quello
che un tempo era lo ski-lift.

L’arrivo delle nuvole, previste dal primo pomeriggio assieme a una perturbazione, ci hanno costretto ad anticipare il rientro,
e hanno un pò limitato il campo di visione, di un luogo facilmente raggiungibile e che regala una visione da sogno.

Vi lascio qui sotto qualche scatto.

Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina
Monte Muggio - Alta Valsassina

Lungo il sentiero, abbiamo posato uno dei sassi disegnati da Andreina.
Mentre percorriamo i sentieri, raccogliamo dei sassi dalle forme particolari, che una volta arrivati a casa vengono lavati,
spazzolati, dipinti e disegnati.

Nelle successive uscite di trekking, questi sassi sono da noi, nuovamente posati lungo i percorsi, per regalare un sorriso
a chi avrà il piacere di raccoglierli e custodirli come nostro “porta fortuna”.

Un gesto semplice e carino che abbiamo voluto sviluppare grazie alla capacità grafica e generosa di Andreina,
che ringraziamo per il prezioso contributo.

Il percorso di discesa, può essere intrapreso in più direzioni.
Noi abbiamo seguito lo stesso itinerario di salita, in quanto molto panoramico.
Dalla croce di vetta siamo quindi ritornati alla malga, per poi scendere in direzione di Prà Bolscino.
Da qui il sentiero in circa 15 minuti, percorrendo un traverso su pendio ci ha accompagnato alla panchina dei giganti
e successivamente all’Alpe Chiaro e infine al parcheggio dell’Alpe Giumello.

Le nuvole ci hanno completamente avvolto, trasformando la splendida giornata di maggio, in una giornata
di fine novembre.

Ma anche questo aspetto fa parte della bellezza della montagna, dove le condizioni cambiano rapidamente,
andando a trasformare gli ambienti, le luci e i colori, permettendoci di vivere nuove sensazioni.

Escursione appagante e sempre molto panoramica, dall’inizio alla fine.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj

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Note:
la salita al Monte Muggio non presenta difficoltà e la linea di cresta è ampia e sicura.

La visuale è da cartolina lungo l’intera tratta e, dalla croce di vetta, si apprezza un ulteriore apertura del campo visivo
che lascia sbalorditi per tanta maestosità.

Un assaggio di tutto questo, lo si ritrova già alla “panchina dei giganti”, ma salendo è ancora più amplificata
questa sensazione di riuscire a “raccogliere” il Lago di Como tra le vostre mani.

Molto molto bello.