Cerca

1° tratta:
Sentiero del Viandante “Lecco – Abbadia Lariana”
(Italia – Lecco)
sentiero “rinato, riscoperto e ricostruito” dopo anni di abbandono, grazie alla costanza e all’impegno di un alpinista
amante del luogo e dell’ambiente: una storia incredibile tutta da leggere…. 

sentiero del viandante lecco - abbadia lariana


Località di partenza:
 Lecco 214 m.
Quota di partenza: 214 m.
Località di arrivo: Abbadia Lariana (Lecco) 204 m.

Quota di arrivo: 204 m.
Dislivello: 190 m.
Posizione: sulla riva orientale del Lago di Como, nella tratta compresa tra i paesi di Lecco e Abbadia Lariana

Difficoltà: E [scala livelli difficoltà]
Segnavia: n° 505
Ore: 2h 1/2 salendo dal paese di Lecco e scendendo sul paese di Abbadia Lariana
Periodo: consigliato primavera, estate e autunno (previa verifica delle condizioni dell’eventuale manto nevoso)
Attrezzatura richiesta: classica da trekking
Discesa: seguendo i segnavia che indicano “sentiero del viandante”.

La discesa ci porterà in un paese differente da quello dove siamo saliti e bisogna prevedere il rientro in treno,
fattibile e semplice
Rifiuti: ecco cosa bisogna sapere prima di abbandonarli

Il Sentiero del Viandante è un percorso di trekking di oltre 45 km di lunghezza che parte dal paese di Lecco e arriva
al paese di Colico, costeggiando la sponda orientale del Lago di Como.

Parliamo di un’antica via conosciuta come “Via Ducale” o “Strada dei Cavalli”, antico passaggio da Milano alla Svizzera,
usato nel passato per traffici commerciali.

Oggi è frequentata principalmente da turisti e si suddivide in 5 tratte:
1° tratta: da Lecco a Abbadia Lariana
2° tratta: da Abbadia Lariana a Lierna
3° tratta: da Lierna a Varenna
4° tratta: da Varenna a Dervio
5° tratta: da Dervio a Colico
Tratte tutte diverse tra loro e tutte emozionanti, che vi permetteranno di apprezzare il Lago di Como,
il Triangolo Lariano, le montagne che scendono ripide direttamente nelle acque del lago, la diramazione di Bellagio,
l’alba e il tramonto del sole con scenari pittoreschi.

Romantico e al contempo ottimo percorso di trekking, non presenta particolari difficoltà.
Attraverserete molti borghi, alcuni minuscoli, formati da poche case, con una loro storia e abbarbicati su piccoli
costoni rocciosi dai quali si gode di una vista indescrivibile.

La 1° tratta quella che abbiamo percorso oggi, parte dal paese di Lecco e arriva al paese di Abbadia Lariana e
a discapito del nome (1° tratta), è stata l’ultima ad essere aperta ai turisti, e inaugurata il 18 maggio 2021
L’alpinista Giuliano Maresi ha riscoperto e rintracciato parte di questa prima tratta del Sentiero del Viandante che era
stata dimenticata e “mangiata” per intero dalla vegetazione e quasi del tutto scomparsa.
Le prime esplorazioni hanno richiesto una lenta progressione, con lo sguardo incollato al terreno, per cercare di
individuare le poche tracce rimaste del sentiero che collegava Lecco ad Abbadia Lariana.

E’ stato come ricostruire un difficile puzzle, segnando con dei nastri di stoffa colorati  appesi ai rami degli alberi,
i passaggi fatti in giornata, per poi sapere e riconoscere dove si era restati con questo lavoro e poter riprendere
l’esplorazione nei giorni, nelle settimane e nei mesi successivi.
Esplorazione che alle volte ha portato a vicoli ciechi ed ha costretto a rielaborare alcune tratte del sentiero cadute
completamente in disuso.
Ma questo grande lavoro, non si è concluso con la difficile individuazione del percorso e con la successiva
elaborazione di una linea logica continua.
Ci sono voluti anni per ripulire tutto il sentiero, togliere rami, massi, pietre e creare alcune fondamentali opere di
attraversamento, quali scalette, gradini e tronchi posizionati nei punti giusti, per agevolare e rendere sicuro il percorso
agli escursionisti, ed evitare anche eventuali cedimenti del terreno.
La riscoperta e rimessa in funzione di questa 1° tratta del Sentiero del Viandante è stata fondamentale, perché
ha permesso di collegare le altre tratte alla città di Lecco.

Noi oggi abbiamo percorso questo sentiero e vi raccontiamo le nostre impressioni.
Benvenuti o ben tornati sulle pagine del nostro sito.
Siamo in una fredda mattina di (quasi) metà aprile.
La neve caduta sulle montagne negli scorsi giorni ha decisamente rinfrescato l’aria e il leggero venticello ci fa percepire
una temperatura ancora più bassa, tuttavia il cielo sereno e l’arrivo del sole ci porta ad essere ottimisti.

Il nostro punto di partenza è stata Piazza XX Settembre a Lecco.
Subito dopo bisogna andare in direzione del lungolago denominato Lungolario Piave, dove volendo è possibile
parcheggiare la macchina.

E’ mattina presto, il lungolago a quest’ora è popolato principalmente dagli sportivi che corrono, dai ciclisti o da chi come
noi amanti del trekking, muove i primi passi per l’escursione programmata nella giornata.

Camminiamo mantenendo alla nostra sinistra il Lago di Como già completamente illuminato dal sole, e all’orizzonte
il profilo delle creste e delle vette delle montagne sono ben visibili nell’azzurro del cielo dove confinano.

Il Lungolario Piave dopo una quindicina di minuti, si trasforma in una pista ciclopedonale asfaltata e ben protetta sia dalle
auto che passano lungo la strada, sia dalle acque del lago.

Andiamo quindi a percorrere la ciclopedonale in tutta la sua lunghezza impiegando circa 25 minuti, e arrivando alla
sua conclusione che si materializza con un piccolo bar denominato “Pradello Beach”.

Qui finisce la pista ciclopedonale e a nostro avviso mancano alcune indicazioni su come proseguire, perché le
classiche frecce di colore arancione alle quali ci siamo abituati nelle altre tratte, qui non compaiono.

Da “Prandello Beach” bisogna scendere per circa 100 – 150 m. lungo una strada asfaltata, per poi girare a destra sotto
un primo cavalcavia e girare ancora a destra risalendo per 50 m. un’altra strada asfaltata.

Qui troveremo un’indicazione molto artigianale (scritta a mano sulla pietra di un muro), che indica
la direzione da seguire.

Si risale quindi un tratto di terra battuta che ci porta ad addentrarci all’interno della parte iniziale del bosco,
dove troviamo i primi cartelli con le indicazioni.

Il segnavia da seguire sarà il numero 505.
Il sentiero sale, è ben battuto, ben tenuto, e ci accompagnerà sempre più dentro il bosco.
E’ questo il tratto dove si prende un pò di quota e guardando alla nostra sinistra attraverso gli alberi che in alcuni
punti sono più radi, si intravvede il Lago di Como con il suo specchio d’acqua blu / verde petrolio con diverse piccole
vele di colore bianco che ci scorrono sopra, sovrastate dal Monte Moregallo 1.276 m.

Uno sguardo all’indietro verso Lecco ci appaga con un’ampia apertura del bacino d’acqua, mentre guardando in avanti,
le acque proseguono verso la biforcazione di Bellagio, da qui ancora molto lontana e non visibile.

Il sentiero prosegue completamente ripulito dalla vegetazione e dov’è evidente l’attenta manutenzione
ad esso riservato.

Ben presto ci troveremo a risalire le prime scalette in legno, realizzate per permettere un’agevole
progressione del percorso.

Si prosegue ben al di sopra della strada statale SS36 che però risulta essere piuttosto rumorosa a causa del
traffico intenso, andando un pò a snaturare l’ambiente e la tranquillità del luogo.

Le altre tratte del Sentiero del Viandante, quelle che da Abbadia Lariana vanno verso Colico, ci portano in un
ambiente più silenzioso.

In alcuni punti si passa sia a destra che a sinistra di grandi reti metalliche para massi, e i frequenti bollini ci
accompagnano nel nostro cammino, senza lasciare spazio a dubbi.

Passo dopo passo, si incomincia a vedere all’orizzonte il paese di Abbadia Lariana che compare quasi come
“appoggiato” su una penisola che entra dentro al Lago di Como.

Il sentiero scende dolcemente in direzione della Chiesa di S. Martino che si trova in una zona appartata del Sentiero del Viandante, in frazione Borbino (nel comune di Abbadia Lariana).
Parliamo di un edificio molto antico che abbiamo purtroppo trovato chiuso e quindi non accessibile.

Da questo punto in poi il percorso prosegue prima su ampia mulattiera acciottolata che attraversa dei prati con
alcune case, e poi continua su strada asfaltata portandoci nella frazione di Novegolo.

Successivamente la strada scende arrivando ad Abbadia Lariana.

Qui ci siamo rilassati passeggiando nelle vie del paese, con il sole che ci ha riscaldati.
Abbiamo camminato in tutto relax nella zona del piccolo porticciolo che conta una ventina di barchette, con le
reti dei pescatori appese al muro, e successivamente lungo la spiaggia dalla quale si può ammirare una vista
meravigliosa su tutto il Triangolo Lariano con un’infinità di montagne che si accavallano senza sosta una dopo l’altra,
e che stiamo studiando per future escursioni in una zona che garantisce un panorama da favola in
tutte le stagioni dell’anno.

Il rientro prevede di raggiungere la stazione di Abbadia Lariana e prendere il treno regionale (c’è una corsa ogni ora),
che in pochi minuti ci riporterà a Lecco.

Si chiude così una giornata che ci ha permesso di scoprire e percorrere questa prima tratta del Sentiero del Viandante,
“rinata” dopo anni di intenso lavoro, che ha premiato la costanza e l’impegno di Giuliano Maresi.

Un insegnamento di vita.
Credete sempre in ciò che fate, e portate avanti i vostri progetti anche se questi alle volte presentano delle difficoltà
e degli ostacoli.

La costanza e la determinazione portano spesso dei grandi risultati.
Durante la nostra escursione abbiamo incontrato lungo il sentiero una vipera lunga circa 30 cm che lentamente ha
attraversato il nostro percorso.

E’ normale nelle zone di montagna fare questi incontri.
Tuttavia si raccomanda di usare sempre calzature adatte, anche per escursioni che possono sembrare semplici,
in quanto eventuali imprevisti sono comunque possibili e la cautela è d’obbligo.

Relazione e fotografie di: Michele Giordano e Andreina Baj


Note:
percorso di trekking semplice che vi permette di partire da Lecco e arrivare ad Abbadia Lariana in
poco più di 2 ore.

Il sentiero ha un grande valore, in quanto è stato “riscoperto” e completamente risistemato dopo anni di
totale abbandono.

Ci sono scorci sul Lago di Como veramente belli, dov’è possibile ammirare la maestosità delle montagne che
scendono ripidissime nelle acque del lago.

Colori e ambienti che riservano una magia unica di questi luoghi unici al mondo.